Libro III. Giulio II. 1503-1513. Capitolo 8. sua attività ;1 il grande architetto, di cui il Caradosso ci ha tramandato in una medaglia i vigorosi lineamenti, in tutti i viaggi del papa travavasi nel seguito. A lui vennero affidate non solo le costruzioni di fortezze fatte eseguire dal papa ma anche la ricostruzione del Vaticano e quella della basilica di S. Pietro, ove doveva trovare un posto degno e conveniente il monumento del papa.2 Quando concepisse Giulio II il grandioso progetto per il nuovo S. Pietro non si può dire con sicurezza assoluta. Uno scrittore di architettura, che ha dedicato tutta la sua vita allo studio dei disegni di questa gigantesca basilica, è d’avviso, che subito nell’anno 1503 il papa della Rovere volgesse in animo con la trasformazione del palazzo vaticano anche la nuova fabbrica di S. Pietro.8 II che certo corrisponderebbe alla natura grandiosa del nuovo capo della Chiesa. Però in sostegno di tale opinione non sono venute ancora alla luce testimonianze contemporanee, e la ninna degli orefici (v. Papera of fhe BritMi Urlino! IV [1907]. li» ss.) : cfr. Mvntz in Gaz. d. beauw-arta 2“ serie XXVII. 421 s. : I.rzio-ÌRhnier. Luxxn 40 s. : T/Arte Vi (19031. 1 ss. : Repert. f. Kiinatiriaaenarh. XXVI. 57 s. : Tihejik . 543 s. ; Monatalirftc f. K unxt iriaxcnxrliII 1092 s e sopra 1». (¡77. n. 5 e >'>-Su una lettera -del Caradosso nella collezione Fillon cfr. Cjiaravay. Aiitoffrn-plica rfnnì» par Filimi IT. 298 s.. u." 2093. 1 Cfr. Kt.aozo, Jnlea lì. 78. Cfr. anche Iìavmgartf.x. Atta Kinizici ut"! Kammcr 149 sulla ricompensa (lata a Bramante col conferirgli l'ufficio di sigillatore, ohe fruttava grandi entrate. - La difficile storia più antica della fabbrica del nuovo S. Pietro si basò a lungo (piasi esclusivamente sulle fondamentali indagini di II. v. mcllkr, dalle quali invero su molti punti differiva .Tovanovits (S2s. i. Sas:-giunsero gli articoli di Redtenbagher in Zcitschrift di Lirzow IX. 21 fi 302 s. : X. 247 s. : XI. foglio di suppl. 829s. : XIII. 124s. (in contrario: •!"" nuvits. Zw tini Strcitfriit/cn in ilcr Rii nj/eadi idi le ilcr Pcterakirchc :» />’"’»• Wlien 1878) : XIV. suppl.. 543 s. : XVI. lfil s. Redtenbagher e anche I>> B ckhardt-Hot.t7.inc.er <•*•' e (li K. Frey (nello .Talirii. d. pretta». Kunat»annui. XXXI [1!ri0] e XXX l1 ¡1915], Beili.) fornirono del nuovo materiale pregevole. La morte dei due rici ha mandato a vuoto la rielaborazione della storia edilizia di 8. Vieti < vagheggiata da K. Frey, come dallo stesso Geym ì i.i er. Offrono ora un eoin penso di pieno valore le ricerche, che vanno molto al fondo, (li Daoorerto I in sul liramantra St. Petrr-Kntwurf (Wien 1915). che s'estendono sia ai disi.-11 sia al materiale d'archivio. Se IFrey giunse a insultati variamente diveigia'jj ne rimane tuttavia, com'egli stesso espressamente rileva (p. vii), «intatto merito e l'importanza del Gbymììixer». 11 nome di quest'uomo geniale, col qn-1 | io (Strinsi amicizia nell'eterna cittil e la cui guida pel S. Pietro è fra le più I J ziose ricordanze della mia dimora a Roma, rimarrà per sempre legato a^_ chiesa sepolcrale del primo papa. A quanto segue servono di base le im del GeymIìixer e del ¡Frey. 3 Von Geym'ì’m.er 81.