I soggetti delle pitture nel soffitto della Cappella Sistina. 941 distinguere la notte dal giorno (Gew. 1, 14) e dove accenna il suo indice, là cominciano a girare sole e luna.1 Il terzo quadro rappresenta la chiusa provvisoria della creazione del mondo. Accompagnato dagli angeli, che occhieggiano di tra le pieghe dei suoi indumenti, il Creatore in calmo volo sta librato nello spazio sulle ampie superfìci del mare in atto di benedire pieno d’amore la terra coi suoi elementi dell’acqua e dell’aria allora allora chiamati all’esistenza2 (Genesi I, 20-22). La onnipotenza creatrice di Dio si mostra nel suo colmo e così l’arte di Michelangelo al suo apogeo nella scena della creazione dell’uomo.3 Circondato da una schiera di spiriti celesti, nascosti nel mantello dell’Onnipotente, Jeova, il cui volto riflette l’infinita bontà e l’eterna sapienza deU’Onnisciente, si abbassa verso la terra; l’indice della sua mano distesa tocca l’indice di Adamo e tosto la forza vitale scorre in quelle membra fino allora irrigidite. Adamo sembra destarsi come da un profondo sonno, un segno di mestizia sta sul suo volto, le forme perfette del suo corpo riflettono nella loro primitiva bellezza il fulgore dell’immagine divina. Colla massima semplicità in questo quadro è risolto per la prima volta il diffìcile problema del trasferimento del soprasensibile in un momento sensibile pienamente chiaro e parlante.4 Con uguale perfe- 1 A giustificazione deUa dichiarazione data qui sopra, la quale si scosta da quella della prima edizione, si osservi quanto segue. Quando si consideri quanto Michelangelo sia parco nt'U’aggiungere accessorii nei dipinti della creazione, appare che gli alteri nell’angolo a sinistra sono stati messi a bella posta ; ma la loro creazione è preceduta secondo la Scrittura dalla formazione dei luminari del cielo. Che entrambe le (figure sospese rappresentino il creatore dei mondi, risulta dalle seguenti ragioni. 1° L’abito è il medesimo. 2° Le estremità (braccia e piedi) anche della figura voltata sono maschili per la struttura e l’ossatura. 3“ La mano destra stesa della medesima figura mostra un gesto di coniando. Michelangelo potè ben riunire in un sol quadro gli avvenimenti del terzo e quarto giorno della creazione, non dandosi per Iddio misura di tempo. Pératé e Klaczko 352 danno la medesima spiegazione, ma senza motivarla e con uno sconvolgimento dell’ordine dei due atti, che sta in contradizione colla ISacra ¡Scrittura. La spiegazione sommamente ingegnosa del soffitto della Sistina data recentemente dal Wolfflin (CImss. Kunst 57, 59) conferma la mia interpretazione, tuttavia anche qui essa non è motivata per la minuta. Stein mank (II, |336) vi ha aderito. i('fr. ora anche (Spahn 112, 212. Se respinge la spiegazione da me data nella prima edizione, il Tuoi»; (IV, 207) non ha osservato che già nel 1S99 io l’aveva ritirata nella terza edizione. 2 Cfr. .Ir-STi, Beitrage 84: (Spahn- 112s. Lange (Repert. fiir Kunstìciss. 1919, 1 ss.) pensa alla creazione del firmamento, secondo giorno. 3 Ai giudizi pieni di ¡meraviglia di Cornelius ed E. Muntz riportati da Kraus-Saitek (II 2, 366) |si aggiunge quello di Wasilewski (Lebemerinne-rungen 208>, che qualifica la creazione di Adamo come il dipinto il più profondo fra tutti quelli da lui veduti. jV. anche Hildebrandt ¡15 s. 4 Burckhardt, Cicerone -643. (Cfr. Plattner II 1, 261 s. Lubke II, 102 Grimm 15, 341 s. iScmadex 125-126, 229, 230 s. Ilio, Michel-Avge 31 s. Klaczko 357 s. Wolfflin, Class. Kunst 59. Oli.ivikk 64 s. Goyau-PéRaté .>47 s. Bìtt.ner,