Ritorno di Giulio II a Roma. 785 espressamente fatto sapere, che non si poteva parlare di un assenso da parte loro e che erasi abusato dei loro nomi. A questa grave accusa il Carvajal e i suoi compagni risposero in maniera assai significativa, bastare cioè anche da soli alla validità giuridica dell’atto.1 Giulio II tribolato da malattia e da pensieri il 3 di giugno del 1511 lasciò Rimini. Il 5 era in Ancona, l’il a Loreto, il 17 a Foligno, dove, malgrado i tempi turbolenti concesse, cosa molto significativa, il suo risoluto interessamento alla nuova fabbrica del duomo,2 il 20 a Terni, nella quale città con sommo suo rincrescimento dovette essere testimonio della contesa dei Ternani cogli Spoletini. Furiosi acquazzoni lo costrinsero a sostare a Civita Castellana, dove gli erano venuti incontro gli oratori dei Romani per pregarlo a sollecitare il ritorno. Il 26 giugno arrivò a Porta del Popolo e il giorno appresso in tutto il suo abito pontificale, sotto la sferza del sole, salutato dal popolo romano giubilante3 mosse verso S. Pietro, dove giunse tutto spossato. « Così ebbe fine la nostra faticosa e inutile spedizione » scrive Paride de Grassis.4 Infatti Giulio II era tornato malato e impotente alla sua residenza, che nove mesi prima aveva lasciata pieno il cuore della -peranza di vincere e cacciare completamente i Francesi dall’Italia. Ora le milizie pontificie e veneziane erano sparpagliate e il nemico poteva impadronirsi di Roma e dello Stato della Chiesa e deporre il papa. In tale estrema distretta, quando ,tutto sembrava pericolare si vide di bel nuovo quanto Giulio II colla sua fermezza e il suo incrollabile coraggio fosse incomparabilmente superiore ai suoi avversari disuniti ed incerti.5 La speranza principale del papa era riposta nell’aiuto del re di Spagna, al quale era stata indirizzata '•na lunga lettera e un apposito ambasciatore." 1 Kaynaxd 1511, n. 7. Heeoeneotheb Vili, 453. 2 Giulio II approvò per otto anni l'applicazione di tutte le gabelle della "ttà per la fabrica della nuova cathedralc. L. Jacobilli, * Croniche di Foligno, manoscritto della Biblioteca di Mons. Faloci Pulignani in Foligno. 1 l ' ! “ 3 Ciò fa notare nella sua qualità di testimonio oculare uno studente olan-'lese, Corxeuvs de Fi>k. il cui interessante * diario fu da me trovato nella biblioteca nazionale di Parigi. Altre notizie in proposito nel ' yol. della presente oliera. Cfr. la n. in App. n. 136. _ 4 I'aeis de Gbassis, ed. Frati 284-293. Sanuto XII, 231, 243, 257, 2.3. Irttres de Carondelet 115, * Acta eonsist. t. 29 (Archivio concistoriale 'lel Vaticano) e la »cronaca in I Varia PoUt, 50, f. 61. A r c h i v i o se-3reto pontificio. Cfr. anche Atti dei Lincei 1892, iSerie 4, Scienze mor. 15. 5 l’Roscn, Julius II. 225. Circa la forte irritazione del papa contro gl’in-’odeli Bolognesi, v. la relazione presso Fumi, Carteggio 150. 6 Hefele, Ximenes 434. (Sulla inclinazione del papa alla pace nel giugno e 'uglio 1511 cfr. Luzio, Isab. d'Este di fronte ecc. 73 ss., 83.