Libro 1. Innocenzo Vili. 1484-l492.Capitoìo del 1486 il condottiero Boccolini Guzzoni s’impadronì della città di Osimo,1 e nel medesimo tempo giunse a Roma la notizia, che Mattia Corvino aveva spedito milizie per occupare l’importante città di Ancona.2 Altre notizie segnalavano la sospetta presenza di navi turche sulle coste dell’Adriatico. A tutto ciò si aggiungeva la più desolante penuria di denaro, sulla quale s’insiste in numerosi brevi.3 Sotto il peso di tutti questi avvenimenti Innocenzo Vili cominciò a pentirsi di essersi lasciato impigliare nella guerra napoletana facendo a fidanza sull’aiuto dei malfidi Veneziani.4 Tali riflessioni erano state sempre fino allora respinte da Giuliano della Rovere, ma ora quest’uomo, che deve ritenersi come la vera anima della resistenza contro Ferrante, era lungi da Roma. L’ultimo giorno di maggio giungevano a Roma gli ambasciatori del re di Francia e del duca Renato" e1 iniziarono col papa delle pratiche circa gli affari di Napoli. Se non che gli ambasciatori di Ferdinando di Spagna, che temeva lo stabilirsi dei Francesi in Italia, si adoperarono in un senso ad essi contrario e cercarono di trarre il papa ad un accomodamento. Le idee degli ambasciatori spa-gnuoli erano favorite dai cardinali Borgia e -Savelli ; il Balue e :1 Borgia scesero nel concistoro a un violento battibecco.r' In Aquila scoppiò una rivolta contro il dominio della Chiesa, mentre l’esercito del duca Alfonso faceva progressi molto minacciosi. Le sue milizie procedevano vittoriose, già scorrazzavano fino alle porte di Roma. Il prezzo del pane a Roma salì in modo inquietante. La cessazione deJla guerra sembrava ormai una necessità, tanto più che la ribellione faceva incessanti progressi fra gli impiegati del papa. I tradimenti erano all’ordine del giorno e solamente in po- a dividere le sue forze, ri lo va si dai »brevi a Perugia datati da Roma 8 e 20 febbraio e 12 aprile. Coil, C. JV, 1 della Biblioteca dell’Università di Genova. i Su questo cfr. Sigismondo de’ Conti I, 272 s. ; Ugolini II, 49 s.; Cnc-coni. Carte dipi. Osimane 71-72 « Coccolino Guzzoni 50 ss. - * « Gubernatori Marchie. Ex quodam magnae fide! viro prò pariibus Se-gnie nuper accepiinus regem Hungariae aliquas copiàs suas navibus versus Anconam transmittere decrevisse non tam uti regi Neapolit. auxlllum fcrat qua ni ut terris nostris damnurn aliquod inferat». (Segue l'ordine di reagire <’ di tenere in fedeltà Ancona. Jìat. Rom. 23. Aprii. 1!,86. Lib. brev. 19, f- ;!1” Archivio segreto pontificio. » Ix> prove si danno sotto al cap. fi. 4 Cfr. Cappejjli 52 e Sigismondo de' Conti I, 258. « Burchabdi, Diarium I, 204= (Celani I, 155). Sul loro viaggio cfr. brev. 19, f. 386-387. Archivio segreto pontificio. Circa le premure del papa anche nel luglio per affrettare la venuta del duca Renato, cfr. C.U--mettk loc. cit. 231. « Infessi ka 202. Sismondi XI, 292. Forgeot, ./. Baine 131-132. Su Aquila vedi Cappewj 55.