378 Libro II. Alessandro VI. 1492-1503. Capitolo 2. inutile.1 Il papa e il re di Napoli si videro soli di fronte all’invasione dei Francesi. Il 14 luglio convennero insieme a Vicovaro per consultarsi circa i mezzi di difesa. Per l’accordo intervenuto Alfonso con una parte del suo esercito si accampò presso Taglia-cozzo, mentre Virginio Orsini rimase nella Campagna Romana per tenere a freno i Colonna. Il grosso dell’esercito napoletano e pontificio, rafforzato dai Fiorentini e sotto la condotta di Fer-rantino, figlio maggiore di Alfonso e duca di Calabria, doveva avanzarsi verso la Romagna e di là minacciare la Lombardia. Federigo d’Aragona, fratello del re, fu creato ammiraglio della flotta, che doveva conquistare Genova. Questo piano, se messo in opera con celerità e risolutezza, avrebbe potuto avere successo;2 ma fin sulle prime si mancò in modo straordinario sotto questo riguardo. Grande preoccupazione cagionava al pontefice (il contegno oscillante e sospetto di Bologna, 3 e ancor più quello dei suoi più stretti famigliari continuamente stimolati da Carlo Vili. Sulla fine di agosto Alessandro ordinò ai cardinali fuggiaschi di far ritorno a Roma sotto pena di perdere i benefici, ma senza effetto. Ascanio Sforza rimase presso i Colonna suoi amici, Giuliano della Rovere presso i Francesi. Questi cardinali apertamente dichiaravano che Alessandro non era stato legittimamente eletto e che bisognava deporlo.4 havea sigillati esso oratore col Turcho. dove el Papa si obligava a darli la testa del fratello dandoli esso Tureho due. 400"1 et cussi erano dacordo et si iudica eh’ 1 Papa facesse questo per poder sostenere questa impresa in favore del Re, al quale fin qui se tochato «uni mano che le andato sincerissimo etiam che tutta Roma habia sempre predichato in contrario ». Archivio Gonzaga in Mantova. Che questa relazione non contenga una prova stringente a favore della autenticità delle lettere di Bajazet ad Alessandro VI, è provato da Picotti in ¡Arch. d. Soc. Botti, di st. patr. XXXVIII, 387 s. 1 Desjardixs I, 506 s. Clfr. anche Priuxi 4; A. Bazzoni, Commissioni di Paolo Antonio Sodervni e Giambatt. Ridolfi oratori d. Repuhhl. Fiorentina a Venezia negli anni 1494 e 1498, in Misceli, di storia Veneta ed. per cura delto R. Deput. Ven. di st. patr. 2* serie II, Venezia 1894, 13. \Firenze mandò il 21 luglio 1494 (Soderini e Ridolfi a Venezia per sentire quale posizione Venezia prendeva di fronte alla minacciata invasione francese, al fine di poter seguire il contegno di Venezia. Presso Bazzoni (7-13 le relazioni da Venezia di questi due inviati dall’agosto all’ottobre 1494. 2 Burchardi, Diarimu II, 180 ss., (Celani) I, 530 ss. * Acta consist, nel-l’Archivio concistoriale. Guicciardini I, c. 2. Arch. st. Napolit. XIV, ISO s. Ugolini II, 522. Dejlabordb 369. Creighton III. 182. Ofr. anche i * brevi a G. 'Sforza in data 22 e 29 luglio 1494. Archivio di Stato in Firenze, Vrb. eccl. 3 (Si andò tant’oltre che il papa dovette proibire ai Bolognesi di accoglier® milizie milanesi e di lasciarle passare. Cfr. i * brevi da Roma in data 19 agosto 1494 (Archivio di Stato in Milano, Autogr. Ili) e 2 settembre 1494 (Archivio di Stato in Bologna). 4 Sanudo, Spediz. 64. Cfr. Balan 315.