8H Introduzione. presente; che de’ giovani che sono nella terra, volentieri si stanno sanza tor donna; e la terra è in cattivo termine; e mai si fece le maggiori espese en dosso alle donne, che si fa ora. Non è sì gran dota che quando la fanciulla va fuori, che tutta l’ha in dosso, tra seta gioie ». '• Al tempo di Lorenzo de’ Medici, in cui generalmente incomincia un cambiamento in male su tutti i campi, si dettero persino dei casi che alcuni a causa del lusso andarono completamente in rovina. Un esempio singolare di tal fatta è Benedetto Salutati; il banchetto che insieme con i suoi soci egli diede nel 1476 ai figli del re Ferrante, fa sovvenire in abbondanza quello famigerato del card. Pietro Riario. - È stato tuttavia con ragione osservato, che eccessi di tal fatta limitavansi a casi rari, poiché in generale per tutta l’Italia la vita era ancora semplice, nè bisogna poi prendere alla lettera i lagni dei contemporanei. Tuttavia è innegabile un peggioramento nel secolo xv. Molte ricche famiglie davano cattivo esempio. Le nozze di Bernardo Rucellai con Nannina de’ Medici celebrate nel giugno dell’anno 1466 assorbirono un 'intiero patrimonio. 1 Alla ricchezza e al commercio, che favorivano il lusso, si associavano strettamente l’usura e la frode. Già san Bernardino da Siena flagella le varie specie d’inganno e di soperchieria, onde si rendevano colpevoli i mercatanti e riprende in modo particolare e duramente gli stòcchi, i quali incettando le merci ne rincarano il prezzo, vendendole care e ricomprandole a buon mercato. Con tutto diritto portare essi quei nome (stocchi da stocco), poiché trafiggono e uccidono la gente e dovrebbero essere banditi dalla città. Similmente sferza Bernardino coloro che facevano uso di misure e pesi falsi. Sanno benissimo, egli dice, di peccare, ma van ripetendo a se stessi : « Con roba di buono o cattivo acquisto si riesce ad empire la casa fino al tetto». Pieno d’indignazione il santo si scaglia contro gli usurai cristiani, « i quali danno persino del denaro agli Ebrei, acciocché esercitino le loro usure contro i cristiani ». Che *■ Ai.kssaNDRA Mai i.nc hi nkc.i.i Stozzi. Lettere dì una gentildonna Fiorentina tìt l nce. X \ . piibbl. ila (»tasti. Firenze lsTT. i>4S s. Rf.itmont. Lorenzo II*, .‘llì.’i e A lei ne Sehriften 129 s. (Sul lusso in ’Firenze «Ila corte ili Ix>renzo v. anche Mo.vnikk. (Juattrovento II. ss. 2 I*ai.ai;I. Il concito fatto ai fìf/l inoli ilei l\c di Aa poli da Benedetto .salutati e con\ panni mercanti fior ratini il Iti Febbraio 1)76. Firenze 1H7B. Sul banchetto del eardinal Jtiario v. il nostro voi. II. 44ìo s. 3 (Giudizio «li Rktmoxt. Lorenzo II*. CU3, 323. * 1 ita italiana nel Rinascimento 1, 125 s.. 330 s. Oltremodo grande era il lusso iu occasione «li nozze princij>esehe : vedi Motta, Sozze prhiripcitchr. nei (Juattroccato. Milano (per nozze) 1804. 5 (ii'iiKMann :>44 s.. il quale, in contradizione i>erò con le fonti, nega che l Giudei abbiano esercitato usura, fc troppo naturale che i predicatori biasimassero innanzi tutto i cristiani, perchè i Giudei non andavano a predica. Sul-