Trasformazione di Roma per opera di Giulio II. che (poca considerazione e pitture parietali in stanze da studio o di gala appena vengono più ricordate.1 Il libretto dell’Albertini Delle opere meravigliose dell’antica e nuova Rorrui è dedicato a Giulio II. « Sisto IV — si legge nella prefazione — ha cominciato il restauro della città; i suoi successori hanno continuato l’opera, ma Tua (Santità ha sorpassato tutti». In fine dello scritto v’è la data: 3 giugno 1509. Proprio in quei giorni Raffaello stava per dar mano ai suoi lavori nella Camera della Segnatura affidatigli da Giulio II; parimenti Michelangelo per commissione del papa stava lavorando nella Sistina ;-le maggiori meraviglie della città eterna, monumenti immortali della pittura religiosa, stavano allora in sul nascere. 1 Scumarsow nell’introduzione alla sua incompleta (vedi Hülsen in Golf. Gel. Ans. 1914, il” 5, 264) nuova edizione deU’Ai-BERTiNT xvii-xxm. Cfr. Müntz, Raphael 279 s. e J. v. ISchlosser, Materialien zur Quellenkunde der Kunstgeneh. III, Wien 1916, 58 s. Scfimarsow fa cominciare troppo presto la redazione del libro: Albertini non dovrebbe avervi dato principio avanti il 1506; cfr. Repert. f. Kunstteigs. IX, 370 s. 2 Albertini 13 ricorda solo i lavori del Michelangelo, delle Stanze non dice nulla.