Cesare Borgia contro gli Orsini. 567 Intanto Cesare movendo dall’Umbria erasi avanzato contro gli Orsini e, devastando all’intorno il paese, aveva occupato tutti i possedimenti di Giovanni Giordano Orsini, ad eccezione di Cere e Bracciano, la quale ultima era in realtà la fortezza principale.1 Di lì a poco si sparse la voce che il duca era stato visto a Roma; la notizia non era sicura poiché secondo una sua abitudine Cesare non usciva che mascherato.2 La guerra contro gli Orsini andava intanto per le lunghe. Solo ai primi d’aprile cadde Cere; 6000 palle di cannone erano state lanciate contro la fortezza.8 Giovanni Giordano Orsini conchiuse ora un armistizio (8 aprile)4 e per ulteriori negoziati si recò col permesso del papa8 dal suo protettore, il re di Francia. Questi proprio in quel momento era messo nel maggiore imbarazzo per la brutta piega che prendevano le cose nel Napoletano. Nell’aprile gli Spagnoli sotto il comando di Consalvo di Cordova ripresero l’offensiva riportando una splendida vittoria sui Francesi. Il 10 maggio il generale spagnolo faceva il suo ingresso trionfale in Napoli. Luigi XII non aveva però punto voglia di rinunciare a quella magnifica contrada e subito fu allestito un nuovo esercito.0 avait écrit, dès ,1e 15 février 1503, que le cardinal donnait des signes de frénésie ; il parla bien des bruits émis sur cette maladie, en laissant à la sagesse du doge le soin de les apprécier ; mais, le 22, en annonçant que le cardinal Orsini était a l’extrémité et que les médecins désespéraient de le sauver, il ne dtt rien qui pût faire soupçonner un crime. Le 23 février le cardinal expira. l'ambassadeur de Florence Soderini dans sa déi>êche et Brancatalini dans son Diarium [cioè iSeb. ni (Branca Tf.hau.ini, Diario nomano 303] mentionnent la mort du cardinal sans dire un mot du poison ». (Sorprende tuttavia quest'osser-'azione del Burchabdi, Diaria»l (Thuasne) III, 238, (Oblani) II, 351 : « Ego uolens plus sapere quam oportet, non interfui (ai funerali) neque aliquo modo ®e intromisi». Cfr. Heidenheimer in Grenzboten III (1879), 185. Prima 'Thuasne III, 236; Celani II, 341)* Burcardo dice: «... cardinali, qui interim, ut a vulgo affirmabatur, biberat calicem, ordinatione et jussu Pape sibi para-tua ». Simone Filipepi (Viulari-Casanova 473) molto avverso ad Alessandro \ r dà il papa per autore deH’avvelenamento avendo però cura di aggiungere un. disse. 1 * « La Ex. del ducila sarà qua lo jovedi grasso perche tutte le terre di Jo- Jordano ha haliuto d'accordo excepto Brazano che è lo capo dove £ la molie » f*». * Relazione di G.L. Catanei del 21 febbraio 1503. Archivio Gonzaga Mantova, ora in Lu zio, Isab. d’Este e i Borgia XLII, 440. 2 Dispacci di A. Giurtinian I. 412 s. e la relazione di Belt.rando presso Gre-00EOVIU8 VII3 473-474. 5 Sigismondo mi Conti II. 266-267 : cfr. 450 s. Sebastiano di Branca Tedal-Un'i 303. Cfr. Tomassetti, Campagna II, 527. * Gregorovius VII» 475 e Append. a Sigismondo de’ Conti II, 452. 5 II relativo documento nel vol. XXIX dell'A rchivio Orsini in Roma. * Havemaxn II. 100 s.. 178 s. Reumont, Cara fa X. 38. Sctiirrmacher. de uh l"n Spanien VII. 28!» ss.