570 Libro II. Alessandro VI. 1492-1503. Capitolo 10. La creazione ¡cardinalizia del 31 di maggio ebbe anche un altro aspetto. Essa indicò un cambiamento nella politica dei Borgia, che distaccavansi dalla Francia umiliata per volgersi alla Spagna vittoriosa. 1 Che se tuttavia non si venne ad alcuna risoluzione si fu perchè in generale sembrò cosa non liscia rinunciare senz’altro alla lega della Francia che durava già da parecchi anni; di più un forte esercito francese era in marcia contro Napoli e già sui confini dello Stato della Chiesa, di modo che si preferì di lasciare le cose in sospeso.2 Solo una cosa era certa, che appunto allora i progetti di Cesare e di Alessandro tendevano a più alta meta. Il papa era pieno di salute nè punto sentiva gli acciacchi della vecchiaia egli e i suoi famigliari speravano sicuri in un lungo pontificato. 3 A ciò rispondevano i vastissimi disegni di Cesare, che si sognava già signore della magnifica Toscana. L’inviato ferraresi! fin dal 10 agosto parla di negoziati del papa coll’imperatore onde procurare a Cesare l’investitura di Pisa, Siena e Lucca. In que- si veggano gl’interessanti documenti presso Ltjzio-Renier, Mantova 130 s. V. anche la * relazione di |G. L, tCatanei del 6 marzo 1506 : * « Al presente se parla de fare duodeei carli, otto ultramontani cioè sette spagnuoli e uno todesch» e quatro taliani... e tatti questi sono opti a pagar denari assai». Archivi" Gonzaga in Mantova. Notizie sopra i nuovi eletti presso Ci aconiti III, 202 ss. Sul Castellesi, colla monografìa di Gebhabdt cfr. anche Ardi. <1-Soc, Roin. di st. patr. XLII, 295 s. 'Su Fi'. Sederini cfr. Tira boschi. Storili d. lett. ital. VI 1, 544 ss. iSu Melchiorre Copis di Meckau, il suo lascito ni* l’Anima e casi di esso dopo la morte del cardinale sotto Giulio II (l»*1» vedi ScHMiciiiN, Anima 216 ss. (anche 255 e 292); H. Böhmer, Luthers K»w fahrt 132 s. Su una fondazione del Copis per l'università di Lipsia (1503) cfr. O. Kirn, Die Leipziger theol. Fakultät (Festschrift zur Feie-r des 500 jàl'r-Bestehens der Univ. Leipzig I, Leipzig 1909) 2S. Melchiorre Copis fu aneli* prevosto del capitolo di (S. Cassio a Bonn; cfr. Hauttmann nellMir/iir di Bonn IV (1892), 38. 1 Cfr. Woodward 307 ss. 2 Reumont III 1, 246. iSull’incertezza dei disegni e sulla politica doppi ' dei Borgia negli ultimi mesi di Alessandro VI cfr. oltre ai dispacci di A. Gin stinian, le * relazioni ferraresi nell’A rchivio di Stato in Modena, in parte presso Gregorovius VII * 479 ss e Balan V. 422 s.. e fra i recenti Ranke. Rom. u. gemi, Völker 168 s. Cipolla 793. Ulmann II, 87 ss. Bi rcikhabbt. Cult tir 13, 106 ss. Acton 365 e Vii/lari. Machiavelli la. 447 ss., dove si hann" anche dei particolari sul Troche, il favorito e segretario di Alessandro VI. i* quale dicesi abbia svelato ai Francesi i negoziati che correvano colla Spago11- Il Troche scappò via il 19 maggio 1503. ma a Cesare venne fatto di metter le mani sul fuggitivo. Ricondotto a (Roma, il Troche venne impiccato l'8 di giugno assistendo di nascosto all’esecuzione lo stesso Cesare. Tanto riferisce l’ambasciatore di Ferrara l’il giugno, presso Villari 13, 617. Cfr. anche D'Ancona, Varietà II 242 s. V. Hofmann. Forsch, zur Gesch. der ku ria len Behörde» II, 124. 3 Cfr. il dispaccio dl Beltrando Costabili del 17 aprile 1503 citato dal GRf- gorovitts VII'1, 476, n. 2. Sigismondo de’ Conti II. 267 e la * relazione di un anonimo in data di Roma, maggio 1503 ; il papa sta benissimo, cosi anche Cesare. Archivio Gonzaga in Mantova.