Il conclave del settembre 1503. (¡47 cardinali, numero fino allora insolito,1 vi presero parte.2 Ancora il 12 settembre si discusse a lungo se non fosse il caso di addivenire all’elezione in S. Marco sotto la tutela del popolo romano, ma da ultimo si rimase d’accordo pel Vaticano. Immediatamente prima che si desse principio al conclave l’Amboise volle fare una visita ai suoi rivali Carata e Giuliano della Rovere. L’ambasciatore mantovano che ciò racconta, soggiunge: il Piccolomini, il Pallavicino ed il Costa non si sono scambiate visite con l’Amboise; otterranno certo la tiara o il Piccolomini o il Pallavicino o il Podo-catharo^ questi perchè è un uomo dabbene, gli altri perchè neutrali e favoriti dagli Spagnoli. Anche l’Ambasciatore veneziano quattro giorni dopo dava come probabile l’elezione del Piccolomini o del Pallavicino.3 Prima di tutto i cardinali stesero una capitolazione elettorale, cui servì di base quella dell’anno 1484. iVi si stabiliva fra l’altro che entro due anni il nuovo papa avesse a convocare un concilio per la riforma della Chiesa e che in seguito una tale assemblea ecclesiastica si dovesse tenere ogni tre anni.1 Anche il 17 settembre il cardinale Amboise nel suo fare millantatore aveva assicurato a tutti che verrebbe eletto egli o un altro francese. Quello che veramente pensasse, egli lo aveva manifestato cinque giorni prima all’ambasciatore veneziano. « Ambasciatore — gli disse — io ho inteso che molti cardinali si sono accordati con giuramento di non eleggere alcun cardinale francese o che sia 1 Quanto scarso fosse per l’addietro il numero degli elettori, si può vedere •lai seguente prospetto: al conclave di Niccolò V presero parte 18 cardinali; a quello di Calisto III 15j; a quello di Pio II 18; a quello di Paolo II 19; a Quello di iSisto IV 18 ; a quello d'Iimoeenzo Vili 25 ; a quello di Alessandro VI 23. Cfr. il nostro voi. I, 367, 631 (ed. 1931) ; il, 5, 280, e sopra p. £03, 330. 2 Cfr. Burchardi, Diariwm (Thuasne) III, 269 s., (Celaci) II, 373 ss. ; Sanuto V, 100 s. e il * dispaccio di Costabili da Roma 16 settembre 1503. Archivio di ;Stato in Modena. Il numero dei partecipanti al conclave vien dato 'molto diversamente da scrittori antichi e recenti. Raphael ' olaterranus, Raynaìd, Reumont III 2, 7 e Rohrbacher-Knopfler 285 parlano di 36, mentre il Guicciardini VI, c. 1, l’epitafio di Pio III e iGregorovius ' III3 12, il fanno ascendere a 38. Entrambi questi numeri sono errati. Danno elettori Rltrcardo, l’ambasciatore mantovano in un * dispaccio da Roma del 16 settembre 1503 (Archivio Gonzaga in Mantova; ibid. una relazione di Ghivizzano del 17 settembre sul principio del conclave) e ciò ch’è decisivo gli *Acta consist., f. 14. Archivio concistoriale del Vaticano. 3 Dispacci di A. Giustinian II, 196, 198 e in App. n. 58 il * dispaccio di Ghivizzano del 15 settembre 1503. Archivio Gonzaga in Mantova. 4 Cfr. Burchardi, Diarium (Thuasne) III, 272 s., (Celani) II, 383 s. Zu-a,TA S02b. Gattious 287, nota 1. Bergenroth I, p. ¡lviu, n. 371. Secondo Tizio, *u Piccolomini a volere che venisse accolto nella capitolazione elettorale il Punto, che il papa potesse creare nuovi cardinali soltanto se il numero dei cardinali viventi scendesse sotto 24. Vedi P. Piccolomini, Pio III, p. Ili s. (estratto 12 s.).