28 Introduzione. manifestarono specialmente allorché si fecero strada 'le tendenze in sè giustificate del nuovo tempo verso una più elevata cultura della donna e caddero quelle barriere — tantoché dei fautori a sentimenti cristiani del Rinascimento ebbero il sopravvento nella cultura superiore della donna e caddero quelle barriere, da cui nel medio evo era stata circondata la vita della donna. Questa trasformazione non si compì senza pregiudizio morale, tantoché i fautori del rinascimento cristiano ebbero a far sentire serie ammonizioni. «Le madri che hanno figliuole e voglionle allevare secondo Iddio e secondo l’onesto e costumato vivere — dice Vespasiano da Bisticci alle madri, proponendo loro a modello i ritratti di donne cospicue — imparino a non fare loro leggere nè il Cento Novelle, nè i libri del Boccaccio, nè i Sonetti del Petrarca, che, benché e’ siano costumati, non è bene che le pure menti delle fanciulle imparino ad amare altro che Iddio e i loro proprii mariti. Fare loro leggere cose sacre: vite de’ santi Padri o istorie, o simili cose, acciò che imparino a temperare la loro vita e i loro costumi, e vóltinsi a cose gravi e non leggieri ».1 Il non aver badato ai pericoli, che giacevano in fondo ai tralignato rinascimento, ebbe come conseguenza che gli sforzi di emancipazione favorirono spesso una vita ignobile e sensuale, benché a molti riuscisse pure di armonizzare le nuove tendenze con le leggi eterne del cristianesimo. Nè in case borghesi, nè in famiglie principesche sono mancate nel secolo XV e xvi donne insigni, che hanno saputo conciliare nel più bel modo la più rigida costumatezza con la più fine cultura.3 Ce ne fa fede il famoso Libro del perfetto cor-teejiano composto da Baldassarre Castiglione, il geniale amico di Raffaello, eminente come prosatore, poeta e diplomatico. Egli in e.sso presenta ai suoi contemporanei un tipo ideale, descrivendo in pari tempo in modo attraentissimo il tono della società nobile e forse il primo salotto, che meriti questo nome moderno. Mai forse è stata più magnificamente descritta l’efficacia educativa d’una belia e ragguardevole signora come in questo classico libro, che ha reso immortale la corte di Urbino».3 Il libro del Castiglione pone il principio, che la cultura della gentildonna neve raggiungere il medesimo livello di sviluppo intellettuale del marito suo. La donna deve sapere intendere e giudicare rettamente nei vari: rami della scienza e delle arti, sebbene » lini' munt, Klrine Sih ri firn 23. Ofr. anche Rosi.er. Dir l'niurnfïniir-, Freiburg 11*07. «110-334. J Uki’mont. Vittorio fu/®«mi 1(10: II. Kinkf.. Dir Fruii ini Mittrìatter, Kempten u. Miìwlien 101.". liti ss. Ofr. anello Kodooaxaciii. I.a femme italienne 23 ss. : AnxoTj). Knltirr tire Jlrnaiitxance 04 s. * Ofr. il ¡reniait- articolo del l>r. K. FebkrX. Fin Salon iter JtenàUsonre nel nr. 11003 della V. Fr. Prexxe d\>l 12 aprile 1S05. Moryrnhlatt.