PREFAZIONE ALLA PRIMA E SECONDA EDIZIONE In conformità col progetto originario il presente volume doveva arrivare fino alla chiusura del concilio lateranense (1517), ma la dovizia della materia fu sì grande, che mi fu giuocoforza decidermi a interrompere colla morte di Giulio II (1513) perchè questa parte non diventasse eccessivamente estesa. Trattandosi di pontificati cotanto decisivi come quelli di Alessandro VI e di Giulio II, non mi parve opportuno ricorrere a una redazione più breve. Inoltre la diversità dei giudizi intorno ai predetti pontefici rendeva necessaria una trattazione minuta al possibile, la quale finalmente era richiesta dall’esteso e svariato materiale d’archivio. Tra questo si trovano atti, che erano rimasti del tutto inaccessibili alla più recente indagine storica. Ciò vale principalmente per le comunicazioni date dall’Archivio concistoriale del Vaticano e dalle bolle e brevi di Alessandro VI nell’Archivio segreto pontificio. Da tre secoli i registri del papa Borgia, in tutto 113 grossi volumi in -4“ (nn. 772-884), erano stati sottratti alia consultazione. Per cortese mediazione del cardinale Hergenròther, defunto purtroppo nel frattempo, io ottenni neUa primavera del 1888 il permesso speciale di S- S. Papa Leone XIII necessario per esaminare quegli atti, lasciandomisi piena libertà per il mio lavoro: liberai-lità, per la quale ripeto l’espressione della mia più rispettosa riconoscenza al nobile dischiuditore dell’Archivio segreto pontificio. Offrirono complementi molto importanti le relazioni d’ambasciata degli archivi italiani, dei quali siano notati in particolare le collezioni a Mantova, Modena e Milano. Dei due primi archivi eransi bensì serviti il Gregorovius e il Balan, ma essi non erano