Editto di censura. Azione contro eretici. 597 nulla venga stampato che sia contrario alla fede ortodossa, empio o scandaloso. E poiché non basterebbe provvedere alle stampe future ove non si sopprimessero gli scritti erronei, empii e scandalosi già stampati, così noi in virtù della nostra autorità ordiniamo ai medesimi arcivescovi, vicarii ed ufficiali, ciascuno nella sua provincia, di ammonire e d’intimare a tutti e singoli gli stampatori e ad altre persone di qualsiasi dignità, stato, grado o condizione esse ¡siano, di approntare entro un termine da stabilirsi) da essi, cataloghi di tutti i libri stampati e di consegnare senza riserva e inganno quei Mbri e trattati già impressi, nei quali i detti arcivescovi, vicarii o ufficiali giudichino o dichiarino contenersi qualche cosa di contrario alla Chiesa cattolica, empio, scandaloso o male sonans, e tutto ciò parimenti sotto pena di scomunica latae O'tentiae e di una multa pecuniaria da stabilirsi, come è stato detto sopra ».1 In Italia Alessandro VI procedette con rigore specie contro le tendenze ereticali che erano in Lombardia.2 II 31 gennaio 1500 vennero stabiliti e raccomandati al vescovo di Olmlitz due inquisitori contro i Piccardi e i Valdesi che vivevano scostumatamente e che erano assai numerosi nella Boemia e nella Moravia.3 Fin dal 1-193 il papa erasi occupato seriamente pel ravvedimento degli Utraquisti della Boemia, quantunque le pratiche per l’unione fallissero completamente.4 Quando più tardi nell’anno 1499 alcuni Utraquisti moderati mostrarono qualche inclinazione a riconciliarsi colla Chiesa, il papa fece esaminare la cosa in con- , | y-NaUj 1501, n. 36. Vedi Voullième Der Buchdruck Kölns, Bonn 1908, ''•ii ss. e Hilcebs, Der Index 408 (crr. 4£2 e Bücherverbote 18. •■il i nC&' TiUU' °rd’ Praed- IV- 102> 190. ¡Raynald 1501, n. 42; Hansen, Quellen PS'San(,f° all’inquisitore in Lombardia, frate Angelo da Verona O. Pr. <'^r' _ ‘Sqldan-Heppe, Gesch. der Hexenprozesse I, Stuttgart 1880, 516; c,r-° I'"’ 216s.; K. Müller, Kirchengesch. II, 1, 153. B. Morsolix (Il con-Uo° li * 'r'fnza- Ven- 1889, 21 s.) comunica una lettera del vescovo di Concordia, 1 "k o Chieregato, ad Alessandro VI da Vicenza 7 gennaio 1500 su due Fran-i; '|m °*»ervanti, che negli ultimi tre anni avevano attaccato pubblicamente i grande ardire in Vicenza la Curia romana e minacciarono scisma e « ri-^ « », dei quali egli raccomanda la punizione almeno a mezzo dei loro su-tono*1'■<:ÌK!i ^ Procedere di Alessandro VI contro la frode usata col purgaliii ",*.8, ^>atr^z*0 vedi Moll in Studien en Bydro gen ap't gebied der hist. ieo ogie li (Amsterdam 1871), 361 s. Gfr. anche Bellesheim, Gesch. der kath. /•”ClC ”t I, 582. Pir. de Félice, L'autre monde. Mytes et légendes. Le uiT,OÌrc Patrice, Paris 1906 e in proposito Deutsche Literaturzeitung n. 7, col. 399 s. ' Kavxald 1500, n. 60 s. Hansen, Quellen 30s. La bolla In coena Domini U^erunt Romani Pontifices) fu rinnovata da Alessandro VI il 28 marzo f‘a i(lu< stampe presso Hain n> 618 e 629 ; Cofinger II 1, 24). Cfr. Lange, Hlor-*Cl ■S" ’ cfr' 08 s., 72, 74 su Valdesi a Itoma. ( 'fr. anche Cantù, "10 di Como I, 106 e Riezleb, Hexenprocesse 100 s. (dove l’anno è sbagliato). 1 PaLacky V 1, 381 s.