344 Libro II. Alessandro VI. 1492-1503. Capitolo 1. contenti ve ne furono molti a (Venezia, ma anche a Firenze1 ed a Genova, dove i più per la grata memoria di Calisto III salutarono con gioia l’esaltazione del suo nipote.2 Nemmeno l’affermazione del Guicciardini, il quale dice che l’esaltazione del Borgia avrebbe spremuto lagrime di dolore a re Ferrante di Napoli, deve prendersi alla lettera.3 Dalle lettere del re non traspare nulla di simile. Che un uomo di quella fatta abbia sparso lagrime per quell’avvenimento, non è credibile, quantunque sia forse giusto il dire, che non gli garbasse punto l’elezione del Borgia, contro la quale erasi tanto adoperato.4 Ma l’astuto re seppe molto bene nascondere i veri suoi sentimenti. Egli spedì subito al papa una lettera di congratulazione5 concepita in termini cortesissimi e il 15 agosto affidò a Virginio Orsini l’incarico di attestare al neoeletto la sua devozione «di buono e ubbidiente figliolo».6 Allora Ferrante sperava di poter trarre dalla sua parte Alessandro VI; impresa certo difficile, date le relazioni esistenti tra Napoli e Roma, le quali erano giunte a tal punto che ad ogni momento potevano sorgere serii conflitti.7 I rapporti tra Roma ie Napoli furono quelli che svegliarono preoccupazione per l’avvenire anche alla corte spagnola. Era nota in Ispagna la predilezione di Alessandro per intraprese ardue, ed anche in ambienti lontani dalla corte si aspettava dalla sua fervida attività che egli farebbe cose straordinarie per i suoi, poiché già da cardinale aveva fondato il Ducato di Gandia.s doubts as to the influence which so competent awl so strong a successor to Innocent might have upon their respective interests. 1 Vedi Schnitzer loc. cit. 6 s., 8 s., 19 s. ; Picom 61 ss. 2 Sen areo a 532 e * relazione di C. Stangha da Genova 15 agosto 1492. Archivio di Stato In Milano. 3 Guicciardini. Storia d'Italia I. 1. Sebbene già il ¡Gregorovius VII3 310. abbia messo in dubbio la giustezza di questa notizia, il Villari tuttavia (Savonarola 12. 164) la sostiene; nella sua opera sul Machiavelli P, 245 il Villari del resto abbandona in parte l’opinione del Gregorovius. * Sigismondo de’ Conti II, 56 e Desjardins I, 439. s »Relazione degli ambasciatori milanesi da Roma 20 agosto 1492 Archivio di Stato in Milano. Una lettera di .Ferrante da Napoli 25 novembre 1492 per congratularsi dell'elezione era nella collezione Fillon; vedi Charavay, Autographes réuiUs par Fillon. I, 70, n. 276. e Trincherà II 1, 1147-148. * E ciò fin d allora a causa del contegno del governatore pontificio di ®e-nevento: vedi Trincherà II 1, ¡168. Si aggiunse che Alessandro VI non così di leggeri dimenticò l'opposizione di Ferrante alla sua elezione: vedi Desjardins I. 439. 8 Zurita V, 15. Hofler, Rodrigo de Borja 58. Schirrmarciier. Cteschichte von Spanien VII, 104, n. 8. V. la lettera di Pietro Martire del 23 settembre 1402 (presso Thuasne, Burciiardi Dkirimn II, 4), che non temette, il 27 settembre (ibid. II, 5) di fare rimproveri al suo protettore, 11 cardinale Ascanio Sforza, per quanto aveva fatto per l’elezione di Alessandro VI. Cfr. Schnitzer, ZW Gesch. Alex. VI. p. 5.