Quattro nuovi cardinali spagnoli. 429 Circa questo tempo il Cardinal Peraudi così ebbe a dire agli inviati fiorentini : « Quando penso a.'lla vita del papa e di alcuni cardinali, mi fa orrore il mio dimorare in Curia ; io non ne voglio più sapere, se Dio non riforma la sua Chiesa».1 Anche in Roma regnava un forte malumore sul conto di Alessandro VI, specialmente perchè erasi circondato quasi esclusivamente di Spagnoli.2 Dal febbraio 1496 il loro partito erasi rafforzato anche nel Collegio cardinalizio, poiché il 19 di detto mese Alessandro VI aveva aggiunto quattro nuovi cardinali spagnoli ai cinque che già trova-vansi nel sacro Collegio, cioè: Juan Lopez, Bartolomeo Martini, Juan de Castro e Juan Borgia figlio di un suo fratello.3 Nel maggio del 1497 quest’ultimo (ebbe la legazione di Perugia.4 II 7 giugno si tenne concistoro segreto, nel quale il duca di Gandia e tutti i suoi legittimi discendenti maschi ebbero l’investitura del ducato di Benevento e delle città di Terracina e Pontecorvo. Nessuno dei 27 cardinali presenti si oppose a quest’alienazione del dominio ecclesiastico, eccetto il Cardinal Piccolomini, ma senza successo. Stando allo storico spagnolo Zurita anche l’ambasciatore del re di 1 Thuasne II, 668. Gfr. Schneideb, Peraudi 48. Sulla vita scostumata di Alessandro VI Sanuto I, 360 (il passo era stato già pubblicato nella C'iv. ' alt. 1873, marzo, p. 727, e Sn Gregorovius, Lucrezia Borgia 88) riferisce cose "rreude. Per quanto in questi racconti la maldicenza abbia la sua parte, pure vi resta abbastanza di vero. Cfr. Cipolla 740. 2 Ofr. la relazione di A. v. Hakff (33-34), che nella Pasqua del 1497 tro-'avasi in Roma. 3 * Acta contisi. nell’A r c h i v i o concistoriale (con data falsa: -•< febbraio). Bitrchabdi, Diarium II, 264, (Celani) I, 593. Baynald 1496, n. 36. Mnuto li, 31, 52 s. Panvinius B34. Ciaconius III, 186. Ardi. d. Soc. Rom. di ‘ Patr- XXXVIII, 385. (Oardella 271 s. Boglino 31-32. Per la richiesta del '"to fatta al cardinal Colonna v. in App. n. 35 31 * breve del 15 febbraio 1496 'Archivio Colonna) e App. n. 35 (decreto dellA rchivio segreto I'° n t i f io 1 o). (Secondo il Panvinio Alessandro VI nel medesimo anno 1496 Pubblicò cardinale diacono di S. Maria in Cosmedin Luigi d’Aragona, già riser-'ato in i>ctto. Ciaconius (III, 180) e Cabdella 274 rimandano questa pubbU-‘ izione Alla uno 1497. JSull’anno della creazione, certo il 1494, vedi Pastob. "e Reise des Knrd. Luigi d’Aragona, Freiburg 1905. 2. Cfr. anche la lettera 111 Bartolomeo di Bracciano a Virginio Orsini del 20 dicembre 1493, presso •‘»Card, Lettres de Rome 328 s. : egli ha saputo dall’ambasciatore fiorentino V\ ^ errante di Napoli ha chiesto ad Alessandro VI di nominare cardinale Luigi Aragona e che il papa dapprima s'era mostrato disposto a promuoverlo per a ale, ma che poi aveva dichiarato di non potere fare cardinale un laico: il nspetti che Aragona diventi prima protonotari» o vescovo e poi attenda • < uni mesi e la cosa lallora potrà avverarsi. Su Giovanni Lopez, che fu da-£10 ne§li anni 1492-96 e dal 1498 anche segretario pontificio (f 5 aprile 1501), ^ • Celieb, Les Dataires 56-89 ìe Sanchis y Sivera 17. iSul castellano di Castel ! ' Anselo e vescovo di Girgenti, Giovanni de Castro, cfr. Pagliucohi, I castel-"l< del Castel S. Angelo 463 s. ; Bodocanachi, Le château Saint-Ange 423, 430. 1 Bl-rchabdi, Diarium II, 368, (Oelani) II, 24. Baynald 1496, n. 39-41 e ■»at.uuzzo 89.