364 Libro II. Alessandro VI. 1492-1503. Capitolo 1. Pochi giorni dopo giunse in Roma Perron de Baschi per domandare l’investitura di Napoli a favore di Carlo Vili! Il papa rispose in termini del tutto generici. In simil guisa si espresse Alessandro anche in una udienza privata. Il 9 di agosto l’ambasciatore francese dovette fare ritorno in Francia senza aver nulla ottenuto.1 Ferrante si abbandonò alla speranza che la temuta bufera fosse ormai passata e giubilante scrisse ai suoi ambasciatori di Francia in questi termini : quando Perron de’ Baschi sarà tornato in Francia, si lascieranno costì da banda molte idee e si dissiperanno molte illusioni; state di buon animo, che tra me e il papa regna la maggiore armonia.2 Il 17 agosto fu steso il documento d’investitura di Virginio Orsini ; il giorno innanzi erasi celebrato per procura il matrimonio tra Jofrè Borgia e Sancia, figlia di Alfonso di Calabria.3 L’accomodamento riguardo a Cerveteri e Anguillara fu da Alessandro VI annunziato a Lodovico il Moro il 21 agosto.4 Otto giorni prima un inviato milanese aveva riferito al suo governo : « Molti vogliono dire chel papa da poi chel è papa non ha più ingegno soleva havere. A me pare chel ne habia anchora più che da poi chel era papa e capellano del Re ha saputo fare una liga con la quale da secore [— dà sicuramente] da sospirare al Re. Ha saputo maritare sua figlia in casa Sforzescha in uno Sre chi ha 12 mila due. d’intrata l’anno senza el poldo che li da il duaa di Milano. Ha saputo tochare dal S. Virginio [35,000] due. et factolo venire piacevole et ha saputo cum la reputatione de questa liga condurre el Re ad aparentare cum lui eit darli un tal stato con tal conditione per el figliolo. Non so se queste siano cose da homo chi non habia cervelo et ultimamente vole lui vivere et godersi el papato in pace et quiete». Riguardo al cardinale Ascanio Sforza il relatore è di parere, che non perderà il suo Enriquez (cfr. Lrzio. Isabella d’Este e i Borgia XLI, 4803.). Il figlio Giovanni nato da questo matrimonio forse nel 1494, terzo duca di Gandia, fu il padre di S.'Francesco Borgia. V. anche .1Ion. hist. Soc. lesti 230 ss., 235 ss. 1 * Lettere di- (A. Sforza a Lod. Moro da Roma 11 e 13 agosto 1493. A r-chivio di .Stato in Milano. Delabordf. 283 conosce solo la seconda di queste lettere : la prima, una copia posteriore, sta del resto per errore in Cart. gcn. 1492 Agosto. 2 Trincherà II 2, 205. s Relazione fiorentina presso Thttasne II. 641 s. Cfr. (Saitchis t .Sivera inoltre ai documenti dell'Archivio Orsini citati da Gregorovitjs IV, 70, n. 91, cfr. * Regest. 869, f. 88 e 90, (kit. Rotnae 1493 sexto (lee. Cal. Sept. A" 1". Nel medesimo giorno (17 agosto) V. Orsini fu prosciolto da tutte le censure, la relativa * bolla. Consuetam 8 edis Apce clementiam, ibid. f. 08. Archivio segretopontificio. ‘ Exemplum brevi« ap. Jo. Galeacio duci Mediolani et Lud. Moro duci IIU'1 !-Copia nell’A rchivio di iStato in Milano (erroneamente sotto 1 anno 1496).