La «Messa di Bolsena» 1001 sfondo è formato dai larghi porticati di una chiesa del rinascimento; una balaustra non interrotta racchiude il coro. A sinistra innanzi all’altare sta il giovane prete, che tiene in una mano l’ostia, nell’altra il corporale cosparso di sangue. Nell’aria del dubbioso sacerdote l’artista ha saputo esprimere con squisita e incomparabile misura lo stupore, la confusione, il rammarico e lo sbigottimento. Due giovani sporgendosi sulla balaustra guardano con grandissima attenzione al miracolo; dietro il sacerdote stanno inginocchiati tre coristi con candele accese; un quarto in candida veste sembra dire col gesto parlante della mano: Sì, egli è come la Chiesa c’insegna. Lo sbigottimento pel misterioso prodigio, che con dolce violenza s’impossessa di queste figure, aumenta nel gruppo di (popolo assai hene distribuito, che avanza per la scala dal lato sinistro. Gli uni, prostrati in atto di profonda venerazione, adorano in silenzio il prodigio, gli altri accennano ad esso colle mani protese; altri ancora, commossi per la gioia, ringraziano ad alta voce il Signore che s’è degnato confermare la fede della Chiesa. A questo movimento in parte impetuoso di sinistra fa pieno constrasto a destra la calma del vecchio pontefice e dei suoi fami-gliari. Tale contrasto apparisce dalle stesse candele dell’altare, le quali dalla parte del fpapa ardono chetamente, mentre dall’altra le fiamme delle candele si muovono qua e là come agitate dal vento. Il papa che reca evidentemente le fattezze di Giulio II, sta in ginocchio adorando, collo sguardo immobile rivolto all’altare, sul suo gfnuflessorio proprio dirimpetto al sacerdote profondamente confuso. Tutta la figura del pontefice spira una fede inconcussa quale si addice al capo supremo della Chiesa ; non il menomo segno di agitazione, nessuna traccia di stupore si avverte in lui.1 Così in quei giorni difficili il maestro avrà visto nella chiesa pregare pieno di fiducia e di fede il vecchio pontefice. Come sèguito di Giulio II compaiono in basso sulla scala due cardinali e due preti ; proprio in fondo dn (atto di calmo stupore stanno inginocchiati alcuni soldati della guardia svizzera2 colla sedia gestatoria del papa, lino dei cardinali (le magnifiche e caratteristiche teste dei quali rimangono indimenticabili a chi le contempla), dai più ritenute per Raffaello Riario, colle mani congiunte innanzi al petto guarda con occhio accigliato al prete, mentre l’altro adora a mani 1 A ragione Frantz il, 735 si dichiara contrario a Spbingek, che nel contegno riservato del papa e dei suoi famigliali non vede altro che un'esigenza pittorica, mentre invece esso è essenziale per il contenuto della composizione. Gir. anche Hezoi.d in Mitteil. dea Qerman. Nutionalmuscuma 1917, 20. 2 Poiché questi svizzeri portano il salone, non il robone, nOn sono propriamente ufficiali, ma hanno un grado, che dovrebbe rispondere ai sottufficiali; vedi Betoni), Le costume de la garde suisse pontificale, Rome 1917, 17, 23.