1036 non in cose bone et sancte et che similmte non voleva essere ricerchata ne pregata de cose se non licite et honestisse subgiungendo che per dar principio cum effecto alla bona niente sua la deliberava de attendere cuni summa diligentia alla reformatione della chiesa et allo asetto rie 10 stato suo temporale per contenerlo in quiete et removere tucti li scandali, alli quali effecti la Bne Sua fece ellectione de sei rmì caru di omne ordine, cioè de doi spiscopi (li quali sono Napoli et Ulisibona,1 et rii doi preti, quali isono s. Praxede et lo Alex°,2 et doi diaconi, quali sono Sena et S. Giorgio,3 alli quali impose che convenissero sollicatte in pa-latio et examinassero cum omne solertia tucte quelle cose che ad una sancta reformatione de la chiesa et allo asetto del stato temporale ecde siastico apartenesse et che la Sua Sta voleva esser la prima reformata ne recusaria alcuna qualita de reformatione et cusi intendeva reformar 11 altri ne lassare questa reformatione senza una perfecta conclusione et effecto corno alchuni altri pontefici, li quali li haveano dato principio et l’haveano lassata et che per lo asetto et pace del stato temporale examinassero tucte le cose necessarie et qte gente danne bisognava tener perche la Sua Sta non manca ria in alchuna parte et expedissero presto il tucto usando molte altre sapientisse e religiosissime parole de la substantia predicta. Propose poi in fine S. Sta il facto del matrimonio del S. de Pesaro cum la fiola monstrando che li dolesse liaveme causa de parlare perche haveria desiderato questo matrimonio fusse stato perpetuo et tochando la Sua Sta che non era consumato epso matrimonio per ini [potentia] et obstando anche il matrimonio p° de la fiola ne parendoli che alchufna] lionesta volesse che la cossa stesse in questi temimi ne anche parendoli honesto che la Sua BIie ne fusse judice ne havea voluto parlare al sacro collegio et voleva commectere la causa de iustitia ne la quale se havesse ad procedere sinceram48____ Alla Ex. V. sempre me ra comando. Eomae XIX, Iunii 1497. Fr[ater] filius et sor As. Ma. Carlls Sfor. vicec[omes] S. E. E. vicecancell. etc. Orig. all’Arelilvio di Stato in Milano (sta per sbaglio all’ann. 1498). 40. Un ignoto a Giovanni Bentivoglio.4 Koma, 20 giugno 1497. . . . Sono duv giorni che pubicamente se dice l’auctor di questa cosa 5 esser stato el fratello Idei S. de Pesaro; hora non pare chel si creda et sono ci diverse opinione, ma perche ogni discorso et iuditio in questa materia è difficile et periculoso ne laxaro el penserò a chi toclia. El Papa in su questo caso dimonstro essersi molto resentito et in tufo disposto ad volere mutare vita et essere un altro homo da quello è stato; è andato in S. Piero et ha disignato di volere fare la i Carata e Costa. - Pallavicino e Sangiorgio. 3 Piccolomini e R. Riario. * Cfr. sopra p. 435. s Uccisione del duca di Gandia.