282 Libro I. Innocenzo Vili. 1484-1492. Capitolo 5. zione d>i lievi reliquie.1 Per ventura sono limasti i suoi belli affreschi nella Cappella Bufalini in Araceli, che celebrano le gesta di S. Bernardino da Siena. - Degno di nota per ciò che si fece a favore dell’arte sotto Innocenzo Vili è il fatto, che nel 1484 questo papa acquistò da mercanti fiamminghi degli arazzi lavorati, sui quali vedevansi raffigurati S. Giorgio e le arti belle. Anche la scultura venne promossa; di ciò fanno testimonianza la magnifica custodia per l’olio santo nella veneranda chiesa dei santi Quattro Coronati e il grande altare Cibo a S. Maria della Pace.4 Cristoforo Romano nel I486 ricevette la commissione di scolpire una statua di S. Pietro, che doveva collocarsi sulla scalinata dinanzi la basilica del principe degli apostoli.0 Il tesoro degli indumenti pontifici fu arricchito di splendidi articoli ; magnifici regali di questo genere ricevette specialmente la Cappella Sistina.6 L’arte industriale fu favorita da Innocenzo Vili anche colla commissione di onorifici presenti, specialmente di spade benedette. Una di queste dell’anno 1491 conservasi anche oggi nel museo di Kassel. Essa venne conferita in detto anno dal papa al langravio Guglielmo I di Assia, che reduce dalla Terra Santa dimorava in quel tempo in Roma. L’arte dell’orefice, in cui ora giunsero a dominare le forme del rinascimento, prese sotto Innocenzo Vili un potente slancio.7 I Vedi (¡NOI.I in Ardi, storico dell'arte II (1880), 148 ss. ; Ricci. ¡',n,'h rìdi io 55 ss. - Ottimamente di-scritti dallo Stkinmann. Rum 94s. ; cfr. anche la in"11"' grafia sul l'inturicchio *23 s. « Ricci 59 ss., (52 ss. a Reumont III, 1, 432. * Tosi, n.° 67. iStkinm ann, Munì Si). » V. L’Arte X (11W>7), 201 s. « Muntz, Lcs arts 121 s. < Bubcuabdi, DUirium (Thuabnk) I. 43,S, 440. (Ckì.ani) I. 332. 333. LE*-'1'1' in Jahrb. <1. prcuss. Kunstsammtungen XVI (1895), 117 s. Quivi anche n"t|W' generali sulle spade benedette, le quali completano quelle di (Zai.uski) Ah"1" d"' 1276); Morosi, Di', e Mì'ntz, Los ópées d’honncur in Rev. do l’art. clin i-408 s. ; 1890. 281 s. Cfr. ora anche Mac Swiney de IMashanagIabs, Le l’ortim et le St. Sugv I. Paris 1898 « Modern* nello Julirb. dor kunsthist. Sunniti. ostcì'r. KaixcrliuHses XXII, 127 s., 161, che tratta anche delle cerimonie <1‘ " benedizione dello stocco e del berretto. Lo stocco conferito a ¡Guglielmo l«1^ gravio di Assia ,(cfr. Rommel. (lesoli, rón Hossen III, 5(1) iè riprodotto presso Rodocanaciii, Rome tav. 59. iCon breve del 15 aprile 14S9 Innocenzo conferì la Rosa d’oro a Giovanni II duca di Cleve; cfr. Allgem. Deutsche ^ graphie XIV, 211. La ‘Biblioteca di Leida possiede un Dialogas in*111 scritto di Arnoldus Hkymbicit8 Clivcnsis Dcoanus XunU'mis: In sacrimi K"” I • /»li quadraycsimalem a S.mo 1). X. papa Innocentio octuvo inolilo duci 1 singolari munificenti« donatimi utque in mirata honorificentinnì ac festivi " in eius presentanone ("livis factam: cfr. J. Geel, Catalogus Ubrorum script, qui inde ob anno 111)1, Bibliothecae Lugduno Baiarne acoesserunt, Batav. 1852, 188. iSu incisóri e medaglisti d'Innocenzo VIII cfr. Muntz, L A