982 Libro III. Giulio II. 1503-1513. Capitolo 10. caristia è inoltre il primole più sublime vincolo tra la Chiesa militante e trionfante ; essa è la « catena misteriosa, il cui anello supremo posa in grembo a Dio, e dal cielo scende giù fino a toccare la polvere della terra » ; essa attrae il cielo verso la terra e solleva la terra verso il cielo.1 Ciò il maestro ha espresso simbolicamente in due guise : una volta collocando in alto il Santissimo, che al di sopra delle teste dell’assemblea terrena si estolle verso il cielo; poi un’altra volta mediante i raggi dello Spirito Santo che discendono giù verso il Santissimo. Come spirito d’amore Egli dalle serene altezze della tranquilla e beata contemplazione discende giù nel mondo per recare a questo il sacramento dell’amore; come spirito di verità Egli reca nel medesimo tempo il lume supremo della scienza teologica. Così Egli apparisce qual mediatore fra l’umanità glorificata di Cristo e il Figliuolo di Dio sotto le specie di pane, il Cristo eucaristico. Mercè quest’intimo legame formato dall’artista il nesso tra la parte superiore e inferiore del quadro viene costruito in perfetta armonia col dogma cattolico. « NeH’umanità glorificata di Cristo sotto le specie del pane è data l’unità., che lega il mondo terrestre col regno dei beati, dove l’umanità glorificata costituisce svelatamente la gioia e la beatitudine dei cori celesti. Qui Cristo velato dalle specie del pane — lassù Cristo « il più bello dei figli degli uomini » senza velo; l’uno e il medesimo Cristo ieri e oggi. L’identità dell’umanità glorificata del Redentore sulla terra e nel cielo è il concetto che unisce insieme le due parti dell’affresco ». - In basso la fede, in alto la visione. Oh gioia ! oh ineffabile allegrezza ! Oh vita integra d'amore e <11 pace ! Oh sanza brama sicura ricchezza ! (Dante, Pnrnrl. XXVII, 7-9). 1 Vedi Hettcncer loc. cit. II 2. 236. £71 (7 ed. IV. 241. 274). 2 Per quanto espongo qui sopra sono in debito col mio spettabile amico Mons. Fr. .Schneider canonico della cattedrale di Magonza. Questi mi scrive ancora -quanto segue: « Il vincolo del mondo presente coirai di là & del resto un concetto non esclusivamente proprio di Raffaello e della cerchia dei suoi ispiratori : esso anzi in genere è corrente nell'iconologia del tardo medio evo e trovasi espresso al di qua delle Alpi nell'arte fiamminga e nelle opere più grandiose, come per es. nella pala d'altare del fratelli van Eyck e Gand e nella maniera più piena, benché vi sin introdotto il motivo della separazione tra fedeli ed infedeli, nell’ancona d'altare ai>partenente pur essa alla scuola degli Eyck, ora nel Museo di Madrid, la quale vien chiamata comunemente sorgente della vita, meglio fonte mistica. Off. Scjineider, Alter unti nfue Vi"eli 1S77, in-. 31, p. 4S8. Lo scompartimento delle pale fiamminghe d’altare in isceno che si compiono in diverse altezze, imita — come ha provato ad evidenza il I> P, Weber, GcistTichcs Schauspiel u. kirchlìchc Kun.it (Stuttgart 1894) 143, — le scene popolari medioevali e le grandi feste pantomimiche del tardo medioevo. Raffaello neH'ordinamento dei diversi quadri della Disputa sta evidentemente sullo stesso terreno e solo si può chiedere se egli ciò facendo si attenne alle