Ferdinando il cattolico e Alessandro VI. 361 delle dame presenti, fra le quali la famigerata Giulia Farnese. > Da ultimo, racconta l’inviato di Ferrara, le dame danzarono, e come intermezzo venne recitata una bella commedia con molto canto e musica. Il papa e tutti gli altri erano presenti. Che debbo dire di più? Questa lettera non avrebbe mai fine. Così passarono tutta la notte; se bene o male, giudichi Vostra Signoria».1 Subito dopo questa festa giunse in Roma l’inviato di Ferdinando il cattolico, Diego Lopez de Haro, per prestare l’obbedienza. Secondo l’Infessura, il Lopez in quest’atto (19 giugno 1493) dichiarò il malcontento del suo re, sempre in lotta con gl’infedeli, per il turbamento della pace in Italia e per l’accoglienza fatta ai Marrani (Giudei occulti) in Roma, donde sarebbe stato dovere cacciarli. A ciò, stando al suddetto cronista, si unì anche la domanda, che il papa rilasciasse al re per la sua guerra contro gl’infedeli il sopravanzo di prebende spagnuole, che fruttassero oltre cento ducati, altrimenti egli saprebbe procacciarsi da sè questo denaro. L’inviato avrebbe inoltre elevato lamento sulla simonia dominante in Roma ed esortato il papa a non conferir a nessuno più d’un beneficio curato. Altre proposte fatte dall’ambasciatore riguardanti anch’esse la riforma ecclesiastica — dice l’Infessura — le passo sotto silemzio.2 Giovanni Burcardo che invece fu presente in persona a quell’udienza, non sa nulla di tutto questo. Siccome in sè è poco verosimile che si sia contenuto così un inviato per l’obbedienza, la relazione dello scrivano del senato romano va ■-'Oggetta a legittimi dubbi.3 È molto più probabile la notizia dello storico spagnuolo Zurita, che il Lopez abbia dichiarato che ! suo re considerava come suoi propri gl’interessi di Napoli e della casa aragonese.4 1 Diario del Burcardo pubblicato dal Pieper 21 s. Burckabdi IAber nolani m (Celasi) X. 443-444. In fessura 287 (per la critica di esso vedi Ratti 1 166 s., Pieper 9 e |Sabatini, (’. Borgia 01 ss.). Gregorovius. L. Horgia off Append. n. 10 ; ibid. n. il il contratto nuziale del 2 iebbraio 1493 (cfir. >Feli-'ia\oeli. Episodio Ss.). Cfr. Allegretti 827; Ardi. stor. Lomb. 1875, 180; Peliciangeu, Ih episodio del nepotismo Borgiftno. Il nuitriwionio di L11-''ri zia Borgia con Giovanni Sforza, signore di Pesaro, Torino 1901 (cfr. in Proposito Verga in Ardi. stor. Lomb. 3* 'Serie XVII [1902], 172 ss.) ; Luzio, 'tabella d'Este e i Borgia XLI, 478 s. ; XLII, 119 ss. ; A. Bossi, La venuta di L; Borgia a Perugia nel 1!,95, Perugia >1875. Privilegi spirituali ottenne la giovane coppia con una * bolla del 29 maggio 1494. Archivio di (Stato 1 n Firenze, Urb. eccl. Ixfessura 288. (Hefele 267 ss.). 3 Diario di Burcardo edito da Pieper 9-10, 27-28. Burckardi Li ber notar»,n (Celasi) i, 447. 1 Zurita V. 2G-27. Hìjfler. K. de Borgia Gl (dove viene scambiato Bub-c»ardo con I Infessura). Rossbach, Carvajal 33 s. iSchnitzer (Zur Mescli. Alex, vi. ii) crede di potere rettificare la nostra esposizione, ma cade vittima '* errore: «Pastor (316) dubita della relazione di Infessura e pensa che Giovanni Burcardo, il quale a differenza dell’Infessura fu presente di persona a 'luell’udienza, nulla sappia di tutto ciò. Eppure la relazione d’Infessura si