I progetti di Bramante per il nuovo S. Pietro. La nuova chiesa « destinata a collocare sul posto dei più venerandi ricordi la grandezza del presente e dell’avvenire », doveva superare per estensione e magnificenza tutte le chiese dell’universo. 1 Egidio Canisio da Viterbo la paragona al sole, intorno al quale si schierano, servendolo, gli astri.2 II mausoleo del povero pescatore del lago di Genezareth doveva corrispondere alla sublime dignità e momento del ministero di importanza e estensione mondiale, ch’egli aveva legato ai suoi successori. L’idea della Chiesa universale esigeva una costruzione gigantesca, l’idea del papato richiedeva un edificio centrale, di cui lo spazio di mezzo ¡in forma di potente cupola dominasse tutto il resto. La più compita, grandiosa ed efficace forma idi cupola parve da principio al Bramante potersi ottenere soltanto coll’adottare la croce greca; la cupola doveva naturalmente innalzarsi al disopra della tomba del principe degli Apostoli. Siccome però questa trovavasi alla estremità posteriore della vecchia basilica, sorsero dell© difficoltà, che sul principio fecero pensare ad una croce latina.a I contemporanei parlano del disegno del Bramante colla più alta ammirazione. Dei poeti lo celebrarono come la nona meraviglia del mondo.4 Niente meno che Michelangelo più tardi ha sentenziato che abbandonare questo progetto importava semplicemente rinnegare la verità. Lo stesso Bramante avrebbe detto che voleva mettere il Pantheon al di sopra della volta del tempio della Pace (cioè la basilica costantiniana) nel Foro. Concetto veramente grandioso, il più ardito scrittore di architettura esprime qui l’opinione, che l'influsso dei numerosi studi per la chiesa