Fanatismo politico del Savonarola. 181 del sentimento religioso darebbe poi luogo ad una stanchezza, >me pure era lontano dal vedere, come la violenza del suo procedere avrebbe provocato una reazione. Uno dei lati più pericolosi nel movimento dei seguaci del Savonarola stava in ciò, che - -i formavano quasi una chiesa nella Chiesa. Con questa specie 'li separazione veramente era stato già fatto il primo passo verso ria chiesa nazionale, alla quale si sarebbe indubbiamente dovuto \ enire qualora tale stato di cose avesse durato più a lungo.1 I.a medesima morbosa intemperanza e ristrettezza d’idee piegò il Savonarola allorché — e avvenne presto t— lasciato il impo morale entrò sul terreno politico. Anche qui trascinato ' '!a «ua fantasia esaltata si dette , per profeta di Dio. Egli non ipiva quanto fosse pericoloso far parlare nelle sue profezie Iddio in gran parte dal punto di vista fiorentino circa il re di Fran-la grandezza della città, la disfatta di tutti i suoi nemici e la »nquista di Pisa. Anzi egli applicava a queste sue predizioni •Ilo stesso che Cristo diceva delle sue parole: nemmeno un iota ■ i iWi o resterà inadempiuto. Bisogna inoltre pensare, che qui non ! rattavasi soltanto di profezie relative allo sviluppo del regno di Dio, ma spesso di cose puramente esteriori e meramente politine, come sarebbe la potenza futura di Firenze, la riconquista d Pisa ecc. Dal fatto poi che molte delle sue predizioni non si avveravano, egli non si lasciava punto sconcertare.2 TI governo politico del Savonarola, la sua azione spiegata in m campo estraneo alla vocazione di religioso unitamente alla ¡a missione profetica, non solo lo deviarono dalla sua attività propriamente ecclesiastica, ma lo spinsero irresistibilmente inoltro all’abisso, che doveva ingoiarlo. È innegabile che il frate ' ■ San Marco colla sua azione non solo ridestò passioni politiche, ma infiammò anche se stesso fino al fanatismo politico. * Anche incondizionati ammiratori del Savonarola debbono >n veni re, che sul pergamo egli non di rado lasciavasi traspor- 1 Giudizio di BubckhaBDT II5, 24tì, al tinaie lo aderisco malgrado Sciwr-8 ’»t II quale nemmeno qui sa vedere 1 lati deboli del Savonarola. Quanto autore si lasci trasportare dal suo fervore apologetico, si vede dalla ■ gnente asserzione, in cui nel medesimo tempo si rinchiude un disconoscere ■ ' vera missione del predicatore. « In tali condizioni era certo molto facile a compenderai come la cosa pubblica minacciata nella sua stabilità minacciasse con - tPTimime pene ogni offesa alla libertà felicemente acquistata e quindi era in ’"'•‘ti (spazieggiato dallo Scumtzer] appieno giu*tlftrato il Savonarola quando tav» j a non farsi piegare ad alcuna clemenza verso coloro che eransi "'«1 colpevoli di alto tradimento, ma a massacrarli senza misericordia ». } BomuNGE* 881-886. Cfr. anche Lrcju» 72 s. : Bbosch. Zur Saronarola Knn-trnrrr$r 20S-271 ; Symox and Beksusajì 201 s. * Oindlzio di Schwab in Literaturbtatt di Bonn IV. «02. Cfr. anche Gkisab F*rr. llichclagnioto I, 181.