Introduzione. venivano sottoposte a varie restrizioni. Ciò non ostante l’impudenza di questa classe di persone cresceva sempre più. Una circostanza particolarmente pericolosa si fu, che verso la fino del secolo XV il vizio assunse delle forme più raffinate e pertanto più seducenti. Caratteristica sotto questo riguardo la scelta che allora si fece dell’eufonico e onorevole nome di cortigiane dato alle pubbliche meretrici in luogo dell’altro prima usato di peccatrici. Il diario di Alessandro VI del Burcardo mostra che questo nome era già in uso nel 1498. 1 Chi portava questo titolo cercava di corrispondere al nome anche con il lustro della cultura. Veniamo a sapere che queste dame coltivavano la musica, leggevano poeti, sapevano parlare e anche scrivere con eleganza. Le loro lettere posseggono una dizione corretta e sicura ed anche delle citazioni latine. Specialmente nel secolo XVI queste rappresentanti del demi-monde, che vivevano col massimo lusso in sontuose abitazioni, nelle grandi città, principalmente a Roma e Venezia, tenevano un contegno provocante: andando a passeggio o recandosi in chiesa esse avevano dietro aè un numeroso seguito. Divennero soggetto di poesia e talvolta esse stesse poetavano. Una delle più famose cortigiane romane, che portava il superbo nome di Imperia, l’amica del ricco banchiere Agostino Chigi, ebbe a maestro nella volgar poesia lo Strascino da Siena. 5 Una morte prematura salvò Imperia i Cortcgiana, hoc est merctrix honesta. Bttroharm Diarlum IT, 442-444 ; (Olimi) Il SO; <*.fr. (Thuamie) III. 1*57. (Cetani) II 303. a Collo studio fondamentale dot Gur 224 s. cfr. <3ahi*art II, 508; Burck-n.vRiiT. Cullar II», 188 s ; (ìiraioiuwnjH Villa. 2K1 s. : <\vxeij-o, ¿Storia il. Idi. il. (Milano ISSO) 153.3.; Se h tri/rn kiss in Alitimi. 7.citimi) 1892, nr. 298: Mix-lìiiKrri. Raffaello IH: OAiavrro, Menila 127 s. Voohlbtein 134 s. Pavesi, Jl bordello ili /'afta, in 1/< ni. deli'Int. tvmb. 20; Mai i.dk J.a O-avière, Finirne* 463 SS. ; I>. OSOU, L'epitaffio c il monumento d'Imperia cortif/iana, in V. tv tnlogia OOVII (1900), 409 s. ; P. Ia Brt'ZZOXE. Imperia e I snoi ammiratori. Ibld. 68Bs. Su Imporli) anche «''hi.etkiwski, Rom I. 338s. Il suo testamento presso Rodooaxachi, Rome 4!K! ss., cfr. 151 s. Ofr. inoltre te seguenti opere ■speciali, che iterò st riferiscono In gran parte al sec. xvi : Ferrai, Lettere di cortigiane del «re. xvi, Firensse 1SS4 e inoltre T-rzio In Gioni. d. letl. Ili, 432 ss. Bertoi-otti. Repressioni straordinarie alla prostituzione in Roma nel sec. xvi. Homa 1887. AKUlUid, Appunti /tulle cortcgiane nel cinquecento in Itibl. d. scuole elastiche ital. VI ( 1K94K 14. V. Ciax. Galanterie ital. del tee. xvt, in La Letteratura. Torino 1887. O. Baocixi. Cortigiane del sec. xrt (Lettere, curiosità ecc.) Firenze 1892. Rooocaxachi. Courlisanes et Buffons. fitude de* tnoeurs ruma in* au xvi* »U'-cle. Paris 1*04 e in proposito Ciax in Giom. d. Lett. it. XXIV, 446 ss. Saitsohick 175 ss. e voi. snppt. p. 08-70 : L. Schmiut. Fra uni-briefe der Renaissance 40ss. e: llic Renaissance in Briefen II. 261 ss.; A. Se-mkrav, lìic Kurtisanen dee Renaissance, Berlin u. I/eipzig 1914. Per Roma cfr. ancora Cai« in V. Antologia OtKXVI (1909), -593 ss.. 597 ss. ; Bouuer. Romfahrt 90 s.. 168 s. : per Venezia : M<«.menti <11. 602 s.. 605-624; .4rch. stor. ital. 5* serie XXXI (1908). 308»-.; l«*r Bologna: Frati. La cita privata di « 102-10S; Atti e \lcm. per le prue, di Romagna, 3* serie XXIV (1906). 344 s. ; R I.ovarIHT, Dio Fraudaceli re nnen in Padua, in Zcilschr. de» Vctcmm /.