Conquiste di Cesare. essere sicuro del re francese, poiché questi abbisognava del suo appoggio nella contesa che stava per cominciare con l’alleato spagnolo. I baroni romani erano fiaccati, nella Romagna ristabilito ¡’ordine e la sicurezza. Con Ferrara si era in lega, Venezia era costretta a lasciar correre le cose a causa della guerra turca, dalla i .ermania poi nulla per certo potevasi temere.1 Bisognava quindi sfruttare una situazione così favorevole; col massimo ardore vennero quindi sollecitati gli armamenti e comperata per 50000 ducati l’artiglieria del detronizzato re di Napoli.2 Quanto special-mente venisse allora messa a contribuzione la Camera apostolica dal nepote del papa, risulta dal fatto, che il solo Cesare nel maggio del 1502 ricevette 54000 fiorini in soldo. Insieme correvano le spese per armi e munizioni : la (Camer)a apostolica solo di polvere dal 10 maggio al 12 luglio 1502 ne comprò 83098 libbre (ogni mille libbre 40 ducati in media). Nella segreteria veniva tenuto un apposito registro per l’artiglieria.3 Il 13 giugno Cesare lasciò Roma con le sue milizie. Nessuno sapeva, narra Sigismondo de’ Conti, dove intendesse recarsi, ma gli abitanti dello Stato pontificio tremavano di paura, poiché per la ferocia delle sue soldatesche la visita del duca era pressoché uguale ad un saccheggio nemico. I soldati trattavano (con grande ■ Iteri già i loro ospiti e pretendevano assai più del consueto mantenimento. 4 sottomissione o sotto U dominio della iChiesa o sotto quello di C. Borgia. Ofr. *1. Volpe, Intorno ad alcune relazioni di Pisa con Alessandro \Ie Cesare Borgia ( 1499-150//), in Studi storici (Livorno) VI (1897), 495-587) ; VII (1898), 01-144. Ambasciatori di Pisa per trattative in proposito vennero a Roma nel gennaio 1500 : Volpe loc. cit. 509 ss., 555 ss. (documenti). Alessandro tirò in lungo 11 cose per evitare differenze con Luigi XII e Firenze; ibid. 514-517. 1 ** Lettera di IG. L. Catanei del 17 febbraio 1502. Archivio Gonzaga ‘ n Mantova. Ofr. CSeighton IV, 25 s. iSul ristabilimento dell’ordine e della sicurezza in Romagna per opera di Cesare vedi Reumont, III 1, 240 e Alvisi -■*6 s„ 259 ss., 261. Quest’ultimo critico mostra in genere, che Cesare nel governo dei domini! conquistati diede innegabilmente prova di un gran talento di governo e favori pure e protesse con munificenza le arti belle. Per l’amministrazione della Romagna sotto Cesare cfr. anche Woodward, C. Borgia 81-i ss. 2 Nel Burchardi Diarium (Thuasnki III, 207 s„ (Celasi) II, S2S s. 'elicono indicati come prezzo di compra tredecirn millia ducator-wm, in ì>eb. di Bsanca Tedalllnt, Diario 298 ducati trentamilia. Anche l’ambasciatore portoghese parla di un prezzo di compera inferiore ; v. Corp. dipi. Portug. I, 34, ma -eeondo le comunicazioni del Dr. Gottlob la somma data qui sopra rilevasi '■agli estratti del Cod. XXXII. 242 (fine) della Barberini nella Biblioteca ' a t i c a n a. 5 Gottlob, Cam, apost. 229. Ofr. Atti e Mem. d. Romagna XIV (1896), 76 ss. 4 Sigismondo de’ Conti II. 251. ¡Gfr. Bernardi II, 8 s. Alvisi ha dimostrato bensì che Cesare si adoperò più volte per tenere a freno la soldatesca, ma ,a testimonianza addotta qui sopra di un contemporaneo cosi bene informato 'lifflcilmente può venire infirmata. In questo come in altri punti mi sembra che nel suo .-¡forzo certo legittimo di abbozzare un ritratto di Cesare purificalo '’aitor Storia dei Papi, III. 36