Innocenzo Vili e la scienza. 283 Per la cappella pontificia Innocenzo Vili nell’ottobre del 1486 si procurò uno dei più valenti musici di quel tempo, Josquin Des-p: -, che restò a questo posto anche sotto Alessandro VI.' Qual fama godessero fin d’allora i musicisti pontifici, rilevasi dal fatto, rhe Enrico Ysaac, più tardi compositore di corte di Massimiliano I, recossi nell’autunno del 1487 a Roma con lettere commendatizie di Lorenzo de’ Medici che lo raccomandava al papa e a France-schetto Cibo.2 Come è stato detto per l’arte, così anche nel campo della scienza 1;ì Roma d’Innocenzo VIII non può competere con quella di Sisto IV. Tuttavia non sarebbe giusto dire che Innocenzo VIII sia litnasto del tutto estraneo alle tendenze letterarie. Il movimento umanistico era così potente, che egli non potè non rimanerne toccato. Un umanista anonimo cantò subito la sua incoronazione, mentre Domenico Palladio Sorano (preconizzò tosto il ritorno dell’aurea età di Saturno.3 Tali speranze non apparivano infondate tenuto conto del fatto, chei alcuni dotti, come Bonifazio Simonetta, avevano trovato già grazia presso Innocenzo VIII prima che questi Salisse la cattedra di Pietro.4 La tristezza de’ tempi non permetteva certo che sorgesse un grande mecenate, ma appunto tenendo conto delle (difficili circostanze devesi tanto meglio riconoscere, che Innocenzo in varie guise favorì le scienze e d loro rappresentanti. Tuttavia neppur egli sfuggì alla velenosa satira di circoli umanisti.5 Furono innanzi tutto le ambascerie per l’obbedienza che misero ■ Papa in contatto con molti letterati. Che Innocenzo VIII prendesse interesse per gli studi classici, si vide specialmente e con evidenza allorché nell’anno 1484 Angelo Poliziano si recò a Roma c°n l’ambasciata fiorentina. In questa circostanza il papa alla presenza di un nobile circolo lo esortò a tradurre in latino rendendole così accessibili a tutti le opere storiche dei Greci, che raccontano le gesta dei Romani.0 Bartolomeo Scala, che parlò a nome ! f' '*r Itomi. Iì(x\ tur le» fjrttreurs et mfrUiilleurs de la cour ponti}. depili» ,,lt 1 HI jusquà Paul HI in Iter, numimnatique II (1884). (Stampato ^’■''Ultamente (Paris 1883) 5 s. <• Le* art» 104 s. iSulle monete vedi Reumont , ' -S1 s- e socialmente la rara opera di iGarampi, App. 202 ss. JIna me-lil (* Innocenzo Vili, forse del Francia, riprodotta presso Fribdlander, ^'linuntunzen tav. XXXIII; e in proposito p. 170. i.. 1 1 ^r- Streber in Wetzkr ». Wel-te’« KircheiilexUion VI-, 1K92. dove una ,,in ampia bibliografia. 2 'edi Reumont in .1 nz. f. Kunde il. dcutsch. Yorzeit 18S2, n. Se F. WaLd- > H 11(Inn sbrnck 1895) 44 s. : ' • le notizie di Oian in (¡ioni. d. Lett. itili. XXIX, 419-420. 4 Ueumont III 1, 359. r .. l’epigramma riferito a p. 20!) n. 2, efr. anche il maligno del Jla- Pubblicato da Gas in Giorn. stor. d, lett, ital, XXXVI (1900), 214, n. 2. " Politi a jti, Opera (Basii. 1553) 104.