Il Mosè di Michelangelo. 955 aggredirlo ».1 In verità nel Mosè di Michelangelo è incarnato quel papa-re, che umiliava la suberba Venezia, restaurava lo Stato ecclesiastico e cacciava dall’Italia i bellicosi Francesi sventandone anche gli sforzi scismatici- Tutta la terribile violenza e quasi sovrumana energia del papa della Rovere, ma insieme l'orgoglio, la fierezza e il carattere inflessibile non che il naturale oltremodo veemente e passionale dell’artista parlano da questa figura titanica. Il monumento gigantesco di Giulio II non venne compiuto, la sua statua di bronzo fu ridotta in frantumi, ma la forte ed inflessibile anima del poderoso papa, legata a quella non meno robusta dell’artista, sono là scolpite nella statua del Mosè. Davanti a questa figura si comprende il verso dell’Ariosto : « Michel pili che mortai, Angel divino ». 2 1 Grimm 15, 4In. Cfr. anche K10, Michcl-Ange li)s. 2 Cfr. Pératé 544 e v. Grymuller, Raffael als Architekt 44, 57. Brosch scrive a p. 276: «Michelangelo, il più grande degli artisti moderni e insieme il più nobile carattere del rinascimento italiano, ha scolpito in marmo con indelebili tratti il nome