lf>4 Introduzione. tifica ed artistica. In questo senso Cristo fu proclamato re di Firenze e vindice della sua libertà.1 La costituzione di Cristo a re di Firenze aveva però anche un altro significato. Il Savonarola elevava la pretesa dii essere organo di speciali rivelazioni e missioni divine. La sua anima poetica, esaltata sino al fanatismo, la sua ardente fantasia, il suo approfondirsi nei libri profetici e ¡apocalittici della Sacra Scrittura e le predizioni di un Gioacchino e di un Telesforo ingenerarono in lui la ferma persuasione di stare in immediata comunicazione con Dio e con gli angeli. Credeva di udire voci celesti e di avere visiioni. « Le visioni presero via via tal sopravvento neflla sua mente riflessiva, che pur conversando con adtri egli vedeva il cielo aperto e sentiva voci, nè ormai dubitava della realtà di questo suo immediato commercio col mondo degli spiriti ». «Quanto io vedeva in spirito ed annunziava — dice egli nello scritto sulle visioni — ora per me di gran lunga più certo che non siano i primi principii 'per i filosofi».2 A confermarlo ancor più in queste sue fantasie concorse una circostanza tutta esteriore la quale operò sì da fargli assolutamente dileguare ogni dubbio. Nei convento di S. Marco c’era un frate sonnambulo, di nome Silvestro Maruifi, il quale aveva spesso delle visioni e faceva dei discorsi singolari. Il Savonarola pose presto in quest’uomo così cieca fiducia, che una volta diede persino come propria una visione avuta dal (Marutfi per preteso incarico degli angeli. * La possibilità che 1 Cfr. Frantz, Fra Bartolomeo 74, 7(V-79; cfr. Pkrrkns 175 s. Pratiche »opra Amo» e sopra Zaokaria (1544), f. 407v iDomenica dello pilline); Parerti pre~ Sciimtzkb, Quel leu t». \Forsch. IV, 1)4, 1113 s. ; inoltre Hrygk, Fiorai: u. . a Vili .ari I», 330-331. Sohwah in JAteraturblatt di Iìonn IV, 908. I»UOAB 387. Relativamente aU’affermazione di ISchnitzkr che in realtà Savonarola non abbia attribuito grande valore alle visioni di Silvestro, 'il Lucas (412 e 425) fa osservare che si tratta di dichiarazioni del Savonarola nei protocolli falsifica tl del suo processo, dni quali naturalmente nulla pud dedursi. Anche da una breve, incidentale osservazione di Redditi lo Schnitzer (Quellen u. Forsch. I, 26 s.; testo 08 s.) vuol cavarne troppo se vi trova che nella cerchia del Savonarola il sonnambulismo e le pretese visioni dì Silvestro non erano prese del tutto sul serio. Contro Sacnna (in Jlixt.-pol. Bl. CXXI, 5(57), per evitare ulteriori malintesi, fnceio qui espressamente notare che io sono ben lungi dal presentare 11 «Savonarola come un mistificatore, sebbene altrettanto poco lo possa riguardare iu lui un veri» profeta, chiamato da Dio. Ofr. in proposito sotto, MI». Il, cap. tì.