Attività edilizia di Giulio II fuori di Roma. 919 meno d’un anno.1 Uno di questi cortili s’è conservato e fu decorato d’una artistica fontana da Cristoforo da Caravaggio. Terminato solo dopo la morte di Giulio II, esso colle sue armi e iscrizioni costituisce un monumento di gloria del papa Rovere, che vi è celebrato come liberatore della Liguria, restauratore dello Stato pontificio e vincitore dello scisma.2 Fuori di Roma il papa belligero fece innanzi tutto mettere in ordine o restaurare le fortezze dello stato della Chiesa. Fra i lavori di questo genere menzioneremo quelli eseguiti in Civitavecchia,3 Ostia,4 Civita'Castellana,0 Viterbo," Montefiascone, Forlì,7 Imo-la8 e Bologna.0 Dopo la ruina del ponte sulla Paglia da lui denominato (Giulio, solo un’arma nel Museo di Orvieto ricorda la cura che n’ebbe Giulio II.10 Però nel medesimo tempo non venne trascurata la costruzione (di chiese. Così per es. Giulio II non solo concorse alla fabbrica delle cattedrali di Perugia11 e Orvieto,12 di 1 Ianciani I, 149. 2 Steinmann (II, 62) ha pel primo richiamato l'attenzione su queste iscrizioni, che mancano in Forcella. 3 Cfr. Tuuasne in Bubohardi hiarium III, 219 s. n. 2; S’anuto Vili, 23. Ci aconiti s III, 241 ; 'Guglielmotti, I bastioni di A. da Sangallo disegnati sul tirreno per fortificare Civitavecchia,, Roma 1860 ( Giorn. Arca A. Ji. 8. XVII); Oausse 396 ss. ; (Pinzi 427 e il passo tratto dal * Diarimn, di Cobneliits de Fine (Biblioteca Nazionale di Parigi) in App. n. 131. 4 Cfr. Reumont III 1, 519. Lanciani I, 144. Belle costruzioni fatte in Ostia parla l’ambasciatore estense in una ‘relazione del 30 ottobre 1508. Archivio di astato in Modena. Appena riavutosi da una grave malattia, Giulio II nell'agosto del 1311 parlò subito di costruire edifici in Viterbo: Canuto XII, 482. 5 Numerose armi ed iscrizioni ricordano ivi Giulio li. La grandiosa fortezza, che può misurarsi con Castel Sant’Angelo, meriterebbe una monografia. 8 Pagamento per Bramante, 1° febbraio 1508 ; v. Ardi. d. Soc. Rom. di st. patr. XXX, 491. 7 Pakis de Gkasnis, ed. Dòllingek 26 (Civ. Castellana!, 32 (Montelia-scone), 63 (Forlì). 8 Fanti, Imola 10. » Cfr. sopra p. 721. ¡Vedi anche il * breve da Bologna al marchese di Mantova in data 18 dicembre 1510, in cui si dice : « Ceterum cogitamus addere arci nostre Bononiac erti dell architettura « i quali sotto la presidenza del duca d’Urbino dovevano cercare mezzi onde eliminare l'impotenza dell’Italia in fatto di fortificazioni », cfr. M. Janas, Gesch. der Kriegswissenschaften. Miinchen u. Leipzig 1889, 774 s. 10 Cfr. Piocolomini Adami, Guida d'Orvieto, iSiena 1883, 41. 11 * Breve del 10 luglio 1512 nell’A rchivio capitolare il i Perugia. 12 Studi e documenti 1890, p. 106 s.