920 Libro III. Giulio II. 1503-1Ó13. Capitolo 8. chiese in Bologna,1 Ferrara,2 S. Arcangelo,8 Corneto, Tosca-nella,4 ma fece anche cominciare a Loreto lavori assai estesi dal Bramante- Fin da quando era cardinale egli aveva fatto decorare la sagrestia di Loreto dal Signorelli con pitture stupende5 ed ora diede al Bramante vasti incarichi onde abbellire quel centro del culto della Vergine per tutta l’Italia e per una gran parte d’Europa, dove oggi una grande arme dei della Rovere ricorda il poderoso pontefice. Paride de Grassis ci dà relazione di (questi lavori,6 fra i quali va segnalato il magnifico rivestimento marmoreo della Santa Casa, composizione che risale essa pure al tempo di Giulio II sebbene nel piedistallo sia stato posto lo stemma di Leone X, e il palazzo dei canonici, più tardi detto palazzo apostolico o del governo. Questo edificio doveva abbracciare tre lati della piazza davanti alla chiesa, di modo che ne sarebbe risultato un atrio racchiuso; però solo una parte di questa costruzione venne eseguita.7 Oltre al santuario di Loreto stette specialmente al cuore del pontefice il duomo di Savona, pieno com’egli era di caldo affetto per la sua patria.8 Anche da cardinale aveva arricchito di varii 1 * Breve in data di Bologna 21 febbraio 1507 A‘ J,\ La chiesa di S. Domenico a Bologna conserva le reliquie di questo santo, che è patrono della città e venerati ssimo dai fedeli ; per accrescere questo culto e procacciare i mezzi onde mantenere la fabbrica, il papa accorda un'indulgenza a tutti coloro che nella prossima festa del santo visiteranno la chiesa, confessandosi e offrendo al detto scopo una piccola elemosina. * Lib. brev. 25, f. 16Sb ; ibid. f. 259 * indulgenza (in data di Roma 7 maggio 1507) per la restaurazione e decorazione della chiesa di S. Petronio in Bologna. Archivio segreto pontificio. - * Indulgenza per la fabbrica di S. Giovanni in Ferrara. Bologna 8 febbraio 1507 -.4° -i" « Ecclesiarum fabrice manus porrigere adiutrices pium et magnum apud Deum meriti esse putantes fldeles... ut per temporalia, que ill*s impenderint auxilia, premia consequi valeant felicitatis aeternae », ecc. * Lit>-brev. 23, f. lS3b. 3 * Indulgenza per la chiesa della B. AI. V. in terra nostra S. Archangelo propc Rimini, in data di Viterbo 3 marzo 1507. * Lib. brev. 25, f. 218. 4 * Breve d’indulgenza per la fabbrica della chiesa £?. Johannis Cometa et S. Leonardi de Tuscanella in data di Viterbo 19 marzo 1507. * Lib. brev. t. 219. » Woltmann II, 230. 6 Paris he Grassis, ed. Frati 286. " Ofr. von Gkymììller 93 s. Semper, Bramante 42. Schmarsow, Bramante a Loreto, in L'Arte 1881, 201 s. V. anche Ttjbsellintts 160 s. Vogel II, 238 Pungi Leoni 94. Stimmen aus Maria-Laach 1891. I (XL), 168 s. P. Giannizzi. I" chiesa di 8. AI. di Loreto in Rassegna naz. 15 sett. 1SS4 e Areh. star, dell'Arte I. 156 ss. Colasanti, Loreto, Bergamo 1910, 73, S3. Cfr. anche Huffeb. Loreto IL Paderbon 1921, 127. K. Esc|her intende trattare della parte di Bramante nella Casa Santa di Loreto nei Bramante-Studien di Egger. Sulla bolla emanata da Giulio II il 2 ottobre 1507 per Loreto vedi Fr. dal Monte Casoni, Il santuario ài Loreto e le sue difese militari, Recanati 1919, 48 s., 151. s In un * breve a de Aiegra reg. Savonar gitb. in data di Viterbo 23 settembre 1505 Giulio II parla della peculiari» cavita» qua dilectissimam patriain nostrani Savonani prosequimur. * Lib. brev. |22, if. 373. Più volte Giulo II si inter-