786 Libro III. Giulio II. 1503-1513. Capitolo 4. che il Ferreri aveva ottenuto illegalmente l’aumento dei suoi poteri : egli fu pertanto subito rinchiuso in Castel S. Angelo e poi relegato nel convento di S. Onofrio (f 1508).1 Il governo di Bologna fu ora assunto dal vicelegato Lorenzo Fieschi,2 mentre i Bentivoglio continuavano indisturbati nei loro intrighi. Anzi nel settembre viene riferita nientemeno che la scoperta di una congiura dei Bentivoglio per avvelenare il papa. Giulio II allora cogli atti del processo intorno a questa .congiura mandò Achille de Grassis alla corte di Francia onde distogliere quel re dal proteggere i Bentivoglio.4 II 20 settembre il papa inviò ai Bolognesi 5000 ducati affinchè potessero difendersi contro i Bentivoglio.5 Sul principio de’H’anno 1508 corse poi voce che i Bentivoglio macchinassero un altro tentativo per conquistare la seconda città dello Stato pontifìcio. Questa notizia fece andare sulle furie Giulio II.6 L’impresa fallì,7 ma nell’autunno del medesimo anno la si ritentò un’altra volta. Intanto la legazione di Bologna venne affidata. al cardinale Alidosi.8 II rigore crudele di quest’uomo aveva «il Ferreri in data di Roma 5 aprile 1507 Giulio II conferiva a Joli. Anton. <1' ì> libri* la ecclesia S. Masti de Sola- pl-ebania nuncupata, già posseduta ■ Aut. Galeat. de Ilentivolis. * Idi), brev. 25, f. 292b. Archivio segreto pontificio. 1 Paris de Grassis, ed. Frati 319; cfr. ed. Doli.inc.isr 3S0. 383, 3S4-385: Bernardi II, 214-215 e Diario di Tommaso de ISIlvestro 592-593. Cfr. l'appunto di Egidio da Viterbo presso Pélissiek. Pour la bibliogr. dii- card. Gilles de Vi-tcrbe, in Misceli:.di studi critici iti ¡onore di A. Graf, Bergamo 1903. SOI. .Egidio Canisio da Viterbo a preghiera del Ferreri erasi portato dopo «costui a Roma per intervenire a favore di Ini presso il pontefice irritato, ma inutilmente- 2 Cfr. Bernardi II. 215 s. e Atti p. te prov. d. Romagna XV (1896). 32!>- 3 Cfr. A. ■Iitraao. Preliminari 288-3., 24(>s. (estr. 43 s.. 6s.). Un frate conse- gnato da Mantova al papa come iniziato fece nel settembre una confessione : cfr. Lttzio 246 s. (6s.); iS'anuto VII, 278. * Raynald 1508, n. 22. NuntiaturberieMe I. p. xuii. Rieper. Nuntiatiircn 42. s * Breve del 20 settembre 1507 nell’A rchivio di Stato in Bologna. 8 Gozzadini, Alcuni avvenimenti 95 s. Balan V. 149. Cfr. la * relazioni-di Lodovico da -Campo Sampiero a Fr. Gonzaga da Roma 31 gennaio l.»i>: * « La S*“ del papa sentendo tal nova [che A. Bentivoglio tenta un’impresa conti" Bologna] cominciò a mugiar che pareva un toro e non tanto la Ex. V. niina-civa ma ancora el cielo ». Archivio Gonzaga in Mantova. ? Nella repressione prestò aiuto Alfonso di Ferrara : cfr. il * breve di Giulio II a Giov. Luca de Pozzo vescovo di Reggio in data di Roma 24, gennaio l'>°' Archivio di Stato in Modena. Con un «breve del medesimo gioì"" Giulio II ringraziava anche il cardinale Este per l'aiuto prestato contro i Ben t ¡voglio. * Lib. brev. 28, i. (¡.-',4. Archivio segreto pontificio. I’er l’aiuto prestato Giulio II conferì al duca Alfonso la rosa d'oro nel 151X8. Rodo-canachi, Rome 295. s Gozzadini, Avvenimenti 158-100 pubblica una lettera del consiglio ll<“1 quaranta al loro ambasciatore in Roma. dat. Bononiae die XII. Maii ¡-• nella quale si dice, ch’essi avevano ricevuto ai XVIIII. del presente la lettera