832 Libro III. Giulio II. 1503-1513. Capitolo 7. l’Arno, dovendosi attuare la cosa a mezzo di un esercito pontifieio-spagnolo sotto il comando di Raimondo di Cardona. Il 30 agosto gli Spagnoli conquistavano la città di Prato, mettendola orrendamente a sacco. Dopo ciò la repubblica fiorentina acconsentì.1 Già nel settembre ritornavano nella città i Medici, primo di mite e simpatico Giuliano, poi suo fratello, il cardinale, e prendevano le redini del governo.2 II gonfaloniere Soderini enasi riparato a Ragusa, dalla quale indarno Giulio II ne chiese l’estradizione.3 Al congresso di Mantova si decise anche la questione a chi dovesse toccare il ducato di Milane. Ferdinando di Spagna e Massimiliano avrebbero desiderato che fosse devoluto al loro nepote Carlo; gli Svizzeri insieme a Giulio II, che mon voleva vedere alcun straniero come sovrano nella capitale lombarda, fecero però prevalere l’idea che il ducato passasse a Massimiliano Sforza, figlio dell’esiliato Lodovico Moro. Massimiliano Sforza strinse cogli; Svizzeri la più intima amicizia.2 Dal ducato milanese furono però staccate F8 ottobre Parma e Piacenza e incorporate allo stato pontificio. Reggio 1 Ofi. le lettere del segretario ferrarese Bonaventura Pistofilo dal campo spagnuolo di Prato al cardinale Ippolito d’Este, in Atti e Mem. per le pror. Moden, a Parmensi III (1865), 556 ss. Ofr. Vtlxari, Machiavelli 113, 169ss. (vers. ted. II, 151 ss.); inoltre le lettere del cardinale |Giovanni de’ Medici nell’appendice presso Villabi ir. .>48 ss.. 5o2s. ; Tommasini, Machiavelli II, 59 ss. In Ardi. stor. ital. 2* serie X\III 1 (1863), 11-15 I. dkl Lungo pubblicò una lettera di Pietro Dovizi da Bibbiena al cardinale Medici dopo la restaurazione, Venezia 8 settembre 1512, che dopo le felicitazioni in principio dà particolari consigli politici. Quanto alla esposizione degli avvenimenti in Firenze nella Storia in dialogo del Cebretani cfr. J. Rocca, Cerretani 17-38. Perreks TI, 497 ss Guasti. Il sacco di Prafo Bologna 1880, 2 voll. V. Cori, Storia docum. del sacco di Prato (Firen-ze 5) e 1ri insta stor. ital. 189G, ,p. 52 s. Circa la dissimulazione di Giulio II verso il Cardinal Soderini vedi Vettori, ed. Reumont 290. V. ora anclie le relazioni presso Sanuto XV. 29 s., 52 s., 57 s., 101. 105 s., li», 141s. e in App. n. 134 ia * lettera di Giuliano de’ Medici del 31 agosto 1512 dall’Ar-chivio Gonzaga in Mantova. 3 Cfr. Gelcicii, P. Soderini profugo a Ragusa, Ragusa 1894: inoltre Rocca. Cerretani 22 s. 4 DiebÀuek II, 418 s. Gisi 67. Ofr. anche la descrizione, che come 11 inone oculare Bonaventura Pistofilo fa dell’ingresso in Milano avvenuto il 29 dicembre 1532; lettera del 6 gennaio 11513 al cancelliere ferrarese .Incoi10 Tebaldeo, in Atti e mem. Moden. III (1865), 560; inoltre ZimmermaNK, ì’<',rr lall, 50ss. Sulla visita fatta in precedenza nel novembre, da Massimili*'"' Sforza alla corte di Mantova, cfr. Luzio, Isal>. di fronte ecc. 177 ss., 227 “■ Circa la politica dell’imperatore relativamente all’insediamento dello Sforw vedi H. Kreiten, Der Briefwechsel Maximilians I. mit seiner Tochter M"’ yareta 230 s., 233. Margherita perorò l’investitura dello Sforza. Circa w relazione degli (Svizzeri con Milano dopo l’insediamento dello ¡Sforza efi* guardi. X or ara