Il Belvedere Vaticano. La scoperta del Laocoonte. 909 fu convertito in giardino, la metà del quale decoravano fiori, allori, gelsi e cipressi, mentre l’altra parte pavimentata con piastrelle di maiolica era ornata di aranci.1 Qui entro sei nicchie semicircolari, fra il verde profumato e fontane gorgoglianti, vennero esposti l’Apollo, gli avanzi d’un gruppo di lottatori (Ercole in atto di sollevare Anteo) e la Venere Felice. - A queste tre sculture in marmo se ne venne ad aggiungere una quarta grandiosa, allora scoperta, che si lasciava indietro agli occhi dei contemporanei quanto fino allora era conosciuto e che per tre secoli, fino alla scoperta delle sculture del Partenone, fu considerata modello irraggiungibile di plastica greca. Il 14 gennaio 1506 il romano Felice de’ Freddi e suo figlio, scavando nella loro vigna situata non lungi dal castello d’acqua delle Sette Sala nelle rovine delle cosidette Terme di Tito, s’imbatterono in una nicchia chiusa.J Apertala, si fu in presenza di una meraviglia d’arte classica, del gruppo di Laocoonte che invano coi figli si difende dallo strozzamento d’un enorme serpente, celebrato con parole d'entusiasmo da Plinio nella sua Storia naturale. 'n.un baleno la notizia si diffuse per la città. Il papa intelligente d’arte s’occupò subito dell’opera mandando sul luogo della scoperta Giuliano da Sangallo. Il figlio, allora novenne, di Sangallo raccontò più tardi che stava a tavola quando arrivò l’ordine al padre. Michelangelo, così prosegue egli, era nostro continuo ospite e precisamente allora trovavasi in casa nostra. Perciò mio padre 1 V. la descrizione dell’ambasciatore veneziano del 152:5 presso Ai-fièri III. 114g. ('fr. Michaelis, fftatucnhof 27 e Gothexk, Gartenbaukunst I. 230 s. 2 Miciiaelis 13 %, 11 Michahlis prese il piti antico inventario dell’.4»ii-'tuario di Giulio II dal libretto dell’At.bertini pubblicato nel 1510. in questo •ed.- Schmarsow 39) non si parla però che del Laocoonte, che si dice essere posto nel Belvedere, mentre dell’Apollo e della Venere dicesi soltanto che il Papa li ha fatti trasportare in Vaticano. Invece l’ambasciatore veneziano il taglio 1511 riferisce (in Lezio, F. Gonzaga 21) : «Il Papa ha fatto conzar in lielveder un (Apollo, et indicato non manco bello di Laucoonte ». Non è quindi affatto sicuro, se le tre suddette statue venissero prime nel Belvedere .volo dopo il Laocoonte : potrebbe esser precisamente tutto il contrario. Forse nuove relazioni di ambasciate apporteranno maggior tace in proposito. 3 Cfr. .1 ordan-Hui,sen, Topographie der Stadi Rotti 274, n. 51. Secondo il parere del prof. Lancia ni di li orna le .rovine sul declivio dell’Ksquilino m sud-ovest fin qui designate come terme di Tito provengono dalle terme di Traiano, mentre le vere terme di Tito (proprio vicine al /Colosseo) non furono scoperte che nella primavera dell'anno 1895. Bull, coirmi. XXIII, 174 ss. È del tutto infondata l’asserzione emessa con grande fermezza recentemente che il gruppo del Laocoonte fosse già trovato nel 1506, ma lasciato sotto terra (Weege in ■l'ihrh. des Deutsche» Archiiol. Jnstitut 1913, 228«.). I fannetti con la serpe, Cui parla quell’antica relazione di scoperte, avranno appartenuto a un gruppo di genere simile a quello illustrato dal Petersen (Bull. coni. 1889, tav.I, JI). Ititengo mal riuscito (anche ciò che Wieege svolge sul luogo di ritrovamento del Laocoonte (loc. cit.).