Malattia di Pio III. 657 Giordano) per odio contro Cesare divenuto francese si decisero a favore della Spagna alleandosi coi Colonna. Il 12 ottobre fu pubblicata la lega intervenuta fra le due case fino allora nemiche.1 Cesare ora vide che era perduto. Corse voce che volesse fuggire insieme ai cardinale Amboise, ma questi non mostravasi propenso a incorrere nell’odio dei nemici dei Borgia. Il 15 ottobre Cesare, da tutti abbandonato, cercò sottrarsi alla vendetta degli Orsini fuggendo da Roma. Ma aveva appena lasciato il palazzo vaticano che gran parte delle sue milizie si disperse ed egli dovette tornare nella sua abitazione con soli settanta uomini. Gli Orsini esigevano dal Papa la cattura di Cesare affinchè nel processo che dovevasi istruire contro di lui non isfuggisse alla pena. Bartolomeo d’Alviano, furioso come un cane arrabbiato — dice l’ambasciatore veneziano — aveva ovunque appostato delle guardie affinchè il duca non avesse a scappare.2 Il papa non era in condizione di soddisfare il desiderio degli Orsini poiché fin dal 13 ottobre giaceva moribondo in letto ;3 perciò gli Orsini deliberarono di prendere essi l’offensiva. In quella eh’essi cominciavano ad assalire il Borgo, Cesare riparò per l’andito segreto in 'Castel S. Angelo. I cardinali spagnoli divisavano di facilitargli la fuga, vestendolo da frate ; ma gli Orsini avevano rigorosamente chiuso tutto all’intorno il castello. In questo luogo, dove una volta avevano languito i suoi nemici, stava ora quell’uomo, che pochi mesi prima aveva steso la mano verso la corona dell’Italia centrale. Solo un paio di servitori era rimasto con lui.4 In questo frattempo Pio III stava per finire. Fin dal 15 ottobre i medici, data l’età e la debolezza dell’infermo, avevano dato poca speranza. Siccome la febbre non lasciava il malato, cresceva pure >1 pericolo per quella preziosa esistenza. Il 17 le condizioni dell’in-fermo non davano più nulla a sperare.5 1 Dispacci di iA. Giustixian III, ¿237 e Bubchardi, Diarium (Tuuasnk) 1 II. 284, (('ulani,) II, 392. 2 Dispacci di A. Giustinian II, 217, 244-245. Ofr. anche Piccolomini, Di ‘‘i» III p. 115 ss., 117 (16 ss.. 18). ä Burchabdi, Diarium (Tuuasnk) III, 284, (Ohlani) II, 392. Dispacci di Giustinian II, 240. Per la malattia del papa cfr. anche Piccolomini loc. cit. 1-'-! (24). Il corso mortale attribuivasi allora parte al papa che non si usava ''-nardi (così Tizio), parte all’inettitudine dei medici. .Sui medici di .Pio III '•'di Piccolomini, La famiglia di Pio III cit. 14 s. 4 Dispacci di A. Giustinian II, 249. Relazione di iOatanei presso Luzio, '"‘b- d-Este e i Borgia XLI, 456. 5 Oltre ai Dispacci di A. Giustinian II, 243, 249 cfr. le * relazioni di Godibili del 16 ottobre i(* « I>a febre non lascia el papa da veneri in qua in modo « lie de la vita di .S. Sta se ne dubita per li medici grandemente ») e del 17 ot-'