574 Libro II. Alessandro VI. 1492-1503. Capitolo 10. già al sicuro le loro robe.1 Cesare Borgia il 18 agosto migliorò assai: il suo giovanile vigore superò la malattia, ma per il settantatreenne Alessandro VI era giunta l’ultima ora. In quel medesimo giorno verso le 6 di sera sopravvennero violente ansime e deliquio; egli rinvenne ancora una volta per dar subito l’ultimo respiro verso J’ora di vespro.2 Data l’infermità contemporanea del papa e di Cesare e la rapida corruzione del cadavere, che del resto era spiegabile per il gran ¡caldo, si parlò subito di avvelenamento. Ma l’inviato mantovano fin dal 19 d’agosto scrive, che di ciò non era nemmeno a parlarsi.3 Con lui vanno pienamente d’accordo anche altri contemporanei conosciuti come gente assai bene informata; nè l’ambasciatore veneziano Antonio Giustinian, nè Giovanni Burcardo parlano di veleno. Questi erano presenti in Roma alla morte di Alessandro; il che non è del Guicciardini, del Bembo, del Giovio, del Sanuto e di Pietro Martire. Le relazioni di quest’ultimi, che parlano di un avvelenamento, son inoltre tra di loro variamente contradittorie e debbonsi rimandare indubbiamente nel regno delle favole.4 L’ultima malattia di Alessandro VI fu con somma oc. cit. dice: «quoti... il imi graviter aegroturet fuclonim conscienlia puntili* tonti ito tloh ntique (mimo ad lachrymas ut audio fusus sacrosanotimi coimmi-nionit (input tua tpontc, dilatili priut diligentissima confessione pccetitit tierit, ?t alia sacra incuta tingihitim quacsita perceperit. .Sull'inclusa presse' S. Pietro, che si fece pregare pel papa moribondo e ricordata nella lettera ili B. Costabili del 1S agosto 1503, cfr. P. M. Baumgarten in Hist.-pol. Bl. 0X1.1 ( 1908).. 9 s. 1 < fi. in App. v>3 e 54 i * disiwcci dell'ambasciatore estense e mantovuuo del 18 agosto 1508. ^ Vedi Giustìnian. Dispacci II, 110 s. ; Burchardi, Die 'i fosse un servizio postale regolare tra Koma e la corte di Francia ; vedi Knuth 26. 3 A . in App. n. 55 il «dispaccio del 19 agosto 1506. (Archivio Gonzaga di Mantova). Alla Corte si diedero tre versioni differenti sull avve- lenamento; vedi Vettori. Viaggio 144 s. Ofr. anche Bernardi II, 46. Simon* !■ iupepi presso ^ illari-Casanova 474, 507. D'Ancona, Varietà II. 239 s. Stàdi' chroniken XXV. 275 s. * Ofr. lo studio di Gebhardt, Adrian von Cometa 11-14, diretto special-mente contro il KaMae. che con strana tenacia ha tenuto fermo nU’avvelen.i mento (Pdpste I", 35 e III7, 6*-7*, come pure Rom. tmd gemi. Yòlkcr 170. Ancl>e nella 2* ed. si dice che Alessandro mori il 17 agosto). Anche Notar Giaco**® (261) narra la storia deU'avvelenamento, senza esprimere alcun dubbio, coll11 X ci* è se- guita solo da pochi fra i ragguardevoli storici recenti, come per es. Caro » servazione iinale : et hoc iudicimn Dei est. Questa insostenibile sentenza^