904 Libro III. Giulio II. 1503-1513. Capitolo 8. elevata messa a confronto colle spese dei papi posteriori. CWi per es. dal 22 dicembre 1529 al 2 gennaio 1543 questa fabbrica gigantesca assorbì 89727 scudi, dal 9 gennaio 1543 al 25 febbraio 1549, scudi 160774.1 Alla morte di Giulio li erano terminati i quattro piloni della cupola (a girare attorno a ciascuno dei quali occorrono più che cento passi) e gli archi destinati colle loro curve a sorreggere la cupola. Questi ultimi erano stati costruiti secondo il sistema delle volte a getto ritrovato dal Bramante. Di una parte del coro incominciato da Bernardo Rossellino sotto Niccolò V il Bramante erasi servito per i muri posteriori della navata trasversale mentre coll’altra parte avea costruito un poro, la cui vòlta fu chiusa a Pasqua del 1514. - Oltre a questo erasi dato principio alle tribune della navata trasversale ed anche ai primi pilastri della navata centrale.3 L’abside dell’antico S. Pietro coll’altare maggiore rimasero e perchè potesse servire al papa .nella celebrazione della Messa solenne vi fu costruita dinanzi una magnifica fabbrica adornata con colonne doriche, che fu poi terminata da Peruzzi, ma poscia distrutta.4 Prima, certamente già la festa di Ognissanti del 1511 la Messa non fu più celebrata nell’antica chiesa, ma nella Cappella Sistina.5 Come per la basilica di S. Pietro, così anche per le ricostruzione del palazzo vaticano il Bramante aveva preparato un disegno «meraviglioso».“ Anche per questo erasi pensato ad una totale trasformazione e ricostruzione, ma in questo mentre sopravvenne la morte di Giulio II. La parte compita era ad ogni modo cosi rilevante che l’Albertini fin dal 1509 poteva dire: «In Vaticano 1 I’ukoileoni, \ ila di Bramante 90 e Muntz, Hist. de l'Art. II, 387. ‘ (r. Fea, Xoticie 32. 2 Vedi Paris de Grassis presso I>. Frey. Bramantes St. Peter-Enhcarf » Vedi 1 ). Frey loc. cit. (><). Ofr. Platxer II, 1, 136; Jovanovits 33; v.■ Obv* mì'ller 134 s., 173. Quest’ultimo considera il coro eliminato nel 15S5 come un" provvisorio, col quale il papa e Bramante vollero salvare ¡’’apparenza di essersi valsi di quanto avevano iniziato i loro predecessori. Von Geymuiaer rniostra ancora a p. 224 ss., che gli attuali piloni della cupola sono del ¡Bramante-(ctr. Jovanovitz 36), e a lui rivendica (p. !>ls.) l’onore dell’innovazione della V‘llu a getto. 4 Vedi D. Frey loc. cit. 05 s. Ofr. v. Gey sfuma tav. 24 e p. 324; Te. Sitftccnth-eentury draìcings of Roman bulldings attrib. to Andreas t’oncr (Pai), of thè Britixh Bchool at Rome II. London 1904, fol. 79). s Paris de Grassis, ed. Dòlmnger 415. « Vasari IV, 159 (Le Monxikr VII. 133). Burckhardt. Renaissance Ibi-Estratti di conti sui lavori in Vaticano dal 1503 al 1515 presso K. Frey, Z " Baugcsch. voti St. Peter, in Jahrb. d. prcuss. Kvnstsamnil. XXXI (1910) Bei!1’ p. 9 ss. H. PoG.vTscfiiEu lui annunciato la pubblicazione di tutti i documenti P*'1 la ricostruzione del Palazzo Vaticano sotto la direzione di Bramante, i*‘: Brama nte-St u dien dell' Egger.