588 Libro II. Alossandro VI. 1492-1503. Capitolo 11. in senso affermativo che seguì nell’anno 1501 circa la controversia, se al vescovo Alberto di ¡Wilna fosse lecito di prendere le armi per difendersi contro i Tartari. Il 20 agosto del medesimo anno richiamandosi; ad Eugenio IV egli definì la validità dei battesimi amministrati dai Ruteni nella Lituania e da altri Greci con la forma passiva e ne vietò la rinnovazione.1 L’8 giugno 1501 il papa incitò con forti parole il gran principe di Lituania a non lasciare nulla d’intentato onde persuadere la sua consorte la principessa russa Elena ad abiurare lo scisma e ad accettare la religione cattolica.2 A Costantino, principe della Georgia, che aveva mandato a Roma il monaco basiliano Nilo con la missione di procurare la riunione religiosa e una lega contro i Turchi, Alessandro VI nel 1496 inviò i decreti del concilio fiorentino ed altre istruzioni.3 In conformità della costituzione di Paolo II (1470) che ogni venticinquesimo anno d’ora innanzi dovesse essere giubilare, questa festa fu celebrata sotto Alessandro VI nel 1500. I preparativi cominciarono già nella primavera del 1498: 1 il 12 aprile vennero sospese tutte le altre indulgenze plenarie.5 H 28 di marzo del 1499 questa sospensione venne di nuovo promulgata con una bolla,6 ciò che suscitò dei malumori in parecchi luo- presso Zarjtcke, Seb. Brants Xarrenschiff, Leipzig 1854. 175 s.). Cfr. Lavi hkrt in IhHt. Jahrb. XVIII (1807), 770, 771-776. Sulla bolla di Sisto IV del 1484 v. il nostro voi. II, 585). i Hergenrother VIII, 391. dove i documenti. - Thkiner, Mon. Poi lì, 289. Pichler II, 58. Pierling 247 s. Acton. Essayi and Stadie» 77 s. ; Caro, (leseli. Polcns ,V 2, 776 s., 864 s. Raynald 149(5, n. 21, 22. Hebgenrother VIII, 390. Lubeck, GeOnjicn • dir. kath. Kirche, Aaclien 1918. 407. Giuseppe l’indiano, un cristiano di S. Tommaso originario di Kranganur, nel 1490 consacrato sacerdote dal patriarca nesto-nano dell’Oriente, il Catholicos Mar iSimeon, a Gazarta di Zebedeo in Mesopo-tamia, venne nel 1501 coi Portoghesi a Lisbona e dalla corte fu mandato a Roma con un compagno. Circa la saggia risposta di Giuseppe alla domanda di Alessandro A I donde il Catholicos ,Mar Simeon derivasse il suo potere, cfr-la relazione in Orbi* novus (Basii. 1555. p. 205 e anche la Zeitschr. f. kathol. Theol. XX. 728). Burciiardo non menziona questo incidente. A domanda dii reggente del regno di Svezia, Sten (Sture, e dei vescovi svedesi Alessandro ' I concesse indulgenza plenaria, il 22 giugno 1496, a tutti quelli che di Sreri#. Livonia e d'altronde prendessero parte alla guerra della .Svezia contro pii scismatici russi calati nella diocesi di Abo, o dessero aiuto alla medesima: Krarup og Lindbaeck, Acta Pont. Dan. V, 155 s. (Su un’ambasciata del gran principe di Russia Ivan ad Alessandro VI, che non ebbe pratica importane.1, cfr. A. Arndt in Stimmen aus Maria-Laach XLV (1893), 140 s. 4 Si trattò anzitutto di migliorare e restaurare i ponti e le strade. 1 11 altre cose nel cap. 12. 5 La bolla Consueverunl in Burchardi Diarium (Thuasne) II, 591 ss. colla data errata 1499 : la data giusta ibid. 455. 0 * « Romae in die jovis sancti XXVIII. Mnrtii 1499: Cum iS. D. X. feci«** verbum de publicatione bulle [cfr. Hain n. 642] prò anno jubilaei centesim» proxime futuro cum suspensione omnium aliarum indulgentiarum pienananiu).