La battaglia di Fornovo. 413 Nella speranza di potersi ancora abboccare col papa Carlo Vili gl’inviò un’ambasceria in Orvieto. Lo stesso cardinale Sforza opinava pure al ,1* di giugno che si sarebbe effettuato un incontro del papa col re. Alessandro VI però non fidavasi dei francesi : dapprima voleva mettere Orvieto in stato di difesa, ma poi il 5 giugno si ritirò in tutta fretta insieme ai cardinali e agli ambasciatori nella forte Perugia.1 Carlo allora rinunziò definitivamente di vederlo e siccome gli emissarii (annunziavano l’as-sombramento di milizie venete e milanesi in quel di Parma, i Francesi sollecitarono la loro ritirata.2 Il 13 giugno il re di Francia era in Siena e subito dopo a Pog-gibonsi, dove il 18 giugno gli si fece incontro il Savonarola. « Cristianissimo Sire — questi gli disse — tu hai provocato l’ira del Signore per avere abbandonato quella riforma della Chiesa, che1 il Signore ti aveva per bocca mia tante volte annunziata e a. cui ti aveva eletto con segni così manifesti. Tu per ora uscirai da questi pericoli ; ma se non riprendi l’opera abbandonata, se non obbedirci ai comandi che di nuovo il Signore ti ripete per mezzo del suo umile servo, io ti annunzio che maggiori assai saranno le sventure che ti manderà Dio ed un altro sarà eletto in tua vece».3 Carlo Vili con la sua colonna d’artiglieria riuscì a superare felicemente il diffìcile valico degli Appennini4 e solo sul fiume Taro presso Fornovo si trovò di fronte l’esercito degli alleati sotto il comando del marchese Francesco Gonzaga. Il 6 di luglio si venne a battaglia fiera, ma di breve durata.5 II re si gettò nella mischia: * Acta conti ut. e le note del Cardinal Cesarmi. Biblioteca Barberini di Roma (v. sopra p. 340 in. 15. Ofr. inoltre il dispaccio del Manfredi presso Cappelli, Savonarola 55, 57. In Ann,-Bull. (Ir la Sor. de l'hist. de France XLIV (1907) K. df Masurot pubblica una lettera di Carlo ^ III da Roma, 3 giugno 14i>5; cfr. Ardi. d. Soc. Foni, di st. ¡«ir. XXXI (1808), ,p. 251. 1 Sam'do, Spedii. 307. Diario di iS. Tommaso di (Silvestro 42. Cronache di Perugia 118. Fumi, Alessandro VI. 29. Pinzi IV, 356. Bonazzi, II, 8s. Giorn. di n udi:, artistica III, 286 s. Matakazzo (37 ss. ; trad. di M. Herzfeld 37 ss.) da come data dell'ingresso in Perugia il 6 giugno. A. (Sforza in una * lettera da Orvieti) in data 1 giugno 1495 riferisce, che Carlo ^ III avrebl>e un abboc-Cflinento col papa. Archivio cl i Stato in Milano. 2 Sigismondo de* Conti II, 115. 3 Vii,[.ahi. Savonarola I2, 81. A. del Pela, L’ambasceria del Savonarola O Carlo 17// in Val d’Flsa. in Misceli, stor. della Valdelsa II (1894), 16-26. Bchnitzer. Qnellen u. Porseli. IV, 67. Lucas, Savonarola 138 s. Ibid. 141 ss. "dativamente alle lettere di Savonarola a Carlo Vili, tutte permeate dalle tre idee predominanti (p. 143) che Savonarola ora il profeta eletto di Dio. Carlo ’l suo re detto c Firenze il suo •popolo eletto. * Sull'eroica abnegazione dei soldati di Carlo, specialmente degli (Svizzeri, cfr. Mrr.iNEN, Schireiser Soldner 138s. 5 Di nessuna importanza è il lavoro di Scardovelli, La battaglia di For-"ovo. Mantova 1889: eccellente sotto ogni riguardo la monografia di Liizio-Kknieb, Francesco Gonzaga alla battaglia di Fornovo secondo i documenti Man-lorani, Firenze Quivi si ha non soltanto un ottimo prospetto delle nu-