2. Diffìcile situazione di Giulio II quando assunse il governo. Caduta e fine di Cesare Borgia. Dissapori con Venezia. /~\ltremodo difficile fu la situazione in cui fin dal principio venne a trovarsi il nuovo papa, il quale, privo di potenza degna di tal nome in fatto di soldati e denaro,1 era di fronte ad una orribile confusione. Nel Patrimonio propriamente detto le cose versavano in pessime acque; fin daH’8 novembre 1503 Giulio II dovette emanare un severo decreto contro i baroni e i comuni, che non mondavano le loro terre dai ladri e dai banditi. Lo stato della Chiesa a dir vero non esisteva più che di nome.2 Da per tutto ribellavansi città e tornavano al potere gli antichi dinasti, cacciati già dai Borgia. Nel Sud infieriva la guerra tra Spagnoli e Francesi, nel Settentrione, dove la politica dei Borgia aveva sconvolto tutti gli ordinamenti fino allora in vigore, Venezia traeva profitto da questi scompigli per accrescere senza alcun riguardo la propria potenza e recar danno al legittimo possedimento della Chiesa. Già sotto il breve governo del mite Pio III la repubblica assetata di conquiste aveva guadagnato parte con la forza, parte per via di accordi le città di Bertinoro, Fano, Monfiore e altre terre. Ben presto si scoprì che i Veneziani avevano stretto degli accordi in tutta la Romagna onde impadronirsi dell’ intera provincia. 3 Se ciò riusciva, Cesare rimaneva un duca senza terra: già a questo momento non rimanevano in potere dei suoi capitani più che i castelli di Forlì, Cesena, Forlimpopoli e Bertinoro. 1 Gottlob, Cani. ap. 79. (Castel iS. Angelo era venuto in possesso del papa solo il 12 novembre 1503: v. Dispacci di A. Giustixian II. 292. Della gio«8 che ne provò il papa parla il 'Costabili in un * dispaccio dell’ll novembre il'’l<:-Archivio di Stato in 51 o d e n a. - Rettmont III 2, 10. iQfr. IFea, Notìzie 56«. L'editto dell'8 novembre 1333 in Bui?. V, 3! 19-100. Brosce, Julius II. 94. Bonardi, Venezia e Cesare Borgia 402-413, 415, 421 ss.