indifferentismo religioso. Il Pulci. I fautori del falso rinascimento. 113 .riversioni e il susseguente battesimo. Difficilmente si può gettare lo scherno sopra una cosa santa in maniera più frivola e indegna. Questo scherno mena il poeta fino alla professione della sua fede :R'lla bontà relativa di tutte le religioni, la qual fede malgrado le proteste della sua ortodossia si basa sopra un concetto essenzialmente teistico. 5 Forse ancor più pericolose erano le idee e le dottrine di parecchi utori del falso rinascimento. Il programma di questo indirizzo di un radicale ritorno all’antico era stato esposto da Lorenzo Valla ! suo scritto «Sul piacere», pubblicato nel 1431, dove l’epicu-ismo dell’antichità celebra la sua resurrezione. Piacere, piacere nient’altro che piacere, ecco quanto dimanda il Valla. Il piacere ■usuale è per lui il bene supremo, ond’egli chiama fortunati quei popoli dell’antichità pagana, che la voluttà elevarono a culto di-no.- Un’opera di simile tendenza uscì nel 1499 sotto il titolo Hyp-rotomachia Poliphili presso Aldo a Venezia: essa, rara e illu-rata in modo straordinariamente magnifico, è una glorificazione allegorica satura di erudizione umanistica dell’epicureismo nel nso del Valla. La circostanza che l’autore, Francesco Colonna, •ra un domenicano, offre una spaventosa visione del male che renava anche nel campo ecclesiastico.3 Piticamente però il suo angelo del piacere, man mano che il secolo volgeva al tramonto, incontrò sempre maggiori seguaci. A romperla apertamente con la • liiesa gli umanisti devoti all’antico naturalismo esitavano sia per guardi di prudenza, sia anche perchè in parte erano troppo indifferenti da potersi occupare seriamente di questioni religiose. Ta-ini ebbero voce di atei, perchè indifferenti e perchè si permettevo discorsi contro la Chiesa: «ma nessuno di essi ha esposto, nè ha osato esporre un qualsiasi ateismo speculativo fondato sopra un convincimento ».4 Che malgrado tutta la libertà da parte della 1 Ruth II. 142 s.. 198, 202 s. I?rK'lifferentlsmo la mescolanza di religiosità e di frivolo spirito canzonatorio, il prof. Waj.hkr di Zurigo con una sua lettera del 10 novembre 191(1 «insiderà ''-lazialmente giusto il mio giudizio. Su facezie di I.. Pulci contro rinunor-'alltA dell'anima, in un sonetto, v. Ardi. ntor. ital. X. S. IX, 49 ss. Ofr. O PKi •«brini, !.. Pulci. Pisa 1912. * Ofr. il nostro voi. I. 1*5 ss. (ed. 1881 •. * Ofr. Cu. KpiiRUSSI, £tii(te tur le »onge de PoUpkUa, Paris 1888; 1). Gnoi.i, 11 *»vno di Politilo, in Bibliofilia I (1900), 189-212. 260-2Si; F. F aurini, Inda. »ut l'oli filo, in Oiorn. ntor. d. lett. ital. XXXV (1900), 1-38 (cfr. Zac; aria. **>id. XLJ [1908], 454 s. ; Flamini, Cinquecento 352-3.'»4; W. Sohurmkyeb Iii *'