Guerra di Alessandro VI contro gli Orsini. 425 aveva in gran parte defezionato da lui facendo causa comune coi suoi nemici.1 Peggio di tutti eransi diportati gli Orsini : la loro defezione era stata propriamente quella che aveva reso Alessandro VI quasi inerme e l’aveva dato in mano ai Francesi; ad essi pertanto toccava in primo luogo il castigo. Virginio Orsini era stato dichiarato ribelle fin dal febbraio 1496,2 ma poiché tanto egli come tutti i suoi perseverarono a stare co'lla Francia, il 1° di giugno vennero fulminate le censure più gravi contro i ribelli e ordinata la confisca di tutti i beni della famiglia.3 Alessandro VI pensava indubbiamente di arricchire con queste terre i suoi parenti.4 Per punire gli Orsini fu richiamato dalla Spagna a Roma il figlio di Alessandro Juan, duca di Gandia, che aveva sposato una figlia dello zio di Ferdinando il Cattolico.5 Juan aveva fino allora procurato al papa dei gravi grattacapi con la sua vita immorale e la sua prodigalità ;6 delle sue doti militari il papa aveva a torto un assai alto concetto. Allorché l’ardentemente atteso7 Juan, il 10 agosto entrò nella città eterna, 'la capitolazione di Atella tenuta dai Francesi era già avvenuta. Grazie ad essa Virginio Orsini e 1 Rohriìacher-Knopfler 278, dove inoltre giustamente si osserva: «Come M'incipio Alessandro doveva intervenire energicamente affinchè il suo territorio non fosse scosso da perpetue convulsioni vulcaniche perdendo da ultimo interne al potere temporale anche lo spirituale ed ogni stima ed autorità ». Cfr. in proposito Balan V. 370; Mauby in Rev. hist. XIII, 85 e Hergenrotiier Vili, 374. 2 V. * breve al duca di Milano da Roma 6 febbraio 1490. Archivio di a t o in Milano, Autogr. III. 3 V. la * bolla fiacri apostolati!# ministerio, dal. Romae l.'i96 Cai. Junii •1" -i° Regest £73, 1. 246s., 841 s. Archivio segreto pontificio (solo «i Parte presso Raynald 1496, n. 16). 4 Vedi Gregorovius VII3 3S2. I’er completare le notizie ivi date (82, 144, n. 7) in.orno al cardinal Farnese faccio notar che il 16 luglio 1496 fu mandato un * breve a Viterbo nel quale ai raccomandava alla città di fare buona accoglienza ■ 1 (letto cardinale come legato nel Patrimonio; nui ecco ai 15 settembre 1490 un secondo * breve, col quale Juan Borgia coll'assenso del Farnese ( !) vien 'lesignato governatore di Viterbo. Tutti e due questi brevi * nell’A rchivio Stato in Napoli. Pereg. dell’Ardi. Farnese. Curia eod. n. 17, 18 Ofr. ora anche Xaverne 112. 3 Già al principio del 1404 Alessandro VI voleva richiamare il duca di f,imdia per farlo capitano generale della Chiesa, nel caso che egli quale pro-®ttore d’Alfonso di Napoli dovesse venire attaccato da Carlo Vili, ma Ferdi-"■indo di Spagna, che il Io marzo mandò come ambasciatore a Roma Garcilasso ■le la Vega, riuscì a distogliere il papa da tal pensiero. (Vedi Zitbita I, c. 28; s< hirrmacker VII, hi. Due anni dopo Alessandro ripigliò l’antico progetto : '• la * relazione cifrata del cardinale A. Sforza del 5 marzo I486. Archivio 111 «tato in Milano. Ofr. le notevoli e severe lettere di ammonizione in Mon. liist. 707 s. 7 Ofr. lettera di Alessandro VI ai Priores della citta di Cometo del 3 lu- 10 *496, presso Woodward, C. Borgia 421.