Attività di Giulio per la vita interna della Chiesa. 851 Onde salvaguardare la purezza della dottrina cattolica Giulio II nominò degli inquisitori per la diocesi di Toul,1 pel reame di Napoli 2 e per Benevento,3 eccitandoli a procedere con risolutezza. Molto si occupò il papa anche dei settarii di Boemia. Per agevolare la conversione di quegli eterodossi permise loro di prender parte alle funzioni cattoliche- Si procedette invece severamente contro i Piccardi.4 Per ordine del papa fu presa ad esaminare la nuova dottrina insegnata da Pietro di Lucca intorno all’incarnazione di Cristo, e quindi solennemente proscritta il 7 settembre 1511.5 Nel 1508 venne bruciato in Bologna un frate eretico, reo di sacrilegi : 6 in Roma nel 1503 e nel 1513 il papa procedette contro i Marrani.7 Nella Spagna come altrove cercò d’impedire per quanto potè il procedere ingiusto e troppo duro degli inquisitori. 8 In Sicilia l’inquisizione spagnola era stata introdotta fin dall’anno 1500;9 alla fine del 1509 Ferdinando tentò la medesima 1 Bull. ord. praedic IV, 217. 2 Lettera a Barnaba [Capograsso] ord. praedic. in regno Neapolit. herei. l»avit. inquisii. Dai, v, s. [=24 aprile 1506], * Lui), brev. 22, f. 29S. Archivio segreto pontificio. Ofr. Amabile I, 96 s. s Lettera a Bentivolus « commiss, noster » in data 29 luglio 1595. * Lib. brev. 25, f. ."49. Archivio segreto pontificio. 4 Vedi Hergenrother Vili, 536 e Pieper, Nuntiaturen 45. Ofr. anche Pa-laoky V 2, 68 83 s., 108 s. ,Un breve del 12 giugno 1504 al re di Ungheria e Polonia, Wladislao, invita questi a impedire la progettata introduzione d’un vescovo eretico in Ungheria. Theiner, Mon. Hlav. mcrùl. J, 548. ■> Lea III, 603. " Santito VII, 393. T flint. Zeitsohr. di Sybhl XXXVII, 313 s. e Corp. dipi. Portug. I, 187. Ofr. anche Ray.vald 1509, n. 22. Di un libro eretico, che doveasi esaminare Per ordine del papa, parla Sahuto XV, 216. Ofr. anche Fredericq, Corp. doc. Inquisii. (Haag. 1889) n. 411 e Rev. hi-st. XLIII, 165, 169. Un breve contro le streghe è menzionato in Giorn. d. Lett. ital. XXXIII, 34. Oirea l'ordinamento del modo di procedere degli inquisitori contro streghe cfr. anche Soldan-Heppe I, 515; Hansen, Quellen 31 s., 34 s. ; Hiuschius V 1, 404. s Vedi Hefele, Ximenes 316. Villa 444, 462 s. Ofr. il * breve ; Bertono Facino Lacco ; agli inquisitori che sotto falsa imputazione cercano estorcergli qualche cosa, come ha riferito il querelante, sia proibito di procedere ulteriormente contro di lui, essendosi dichiarato pronto a purgarsi con giuramento. Dai. Bonon. 1506 Dee. 15 A0. 4°- * Lib. brev. 25, f. 40t>. Cfr. anche il * breve del 5 novembre 1509 ad Antonia* archiep. (franai, et con*il. cornitit venerali» in- quisii. regnor. Cast clic et Legioni*. * Lib. brev. 27, f. 7o0b. Archivio se- creto pontificio. Ai canonici regolari della chiesa lateranense di S. Salvatore Giulio II concesse nel 1512 l’esenzione da ogni giurisdizione dell’inquisizione. Bull. V, 516; Hinschivs VI. 1, 346. Nel 1506 Carlo III di Savoia ottenne |da Giulio II il privilegio che nei suoi Stati l’inquisizione non irrogasse pene senza cooperazione dell’Ordinario; cfr. Sclopis, Storia dell’antica legislazione del Piemonte, Torino 1833, 484; Lea I, 425. 9 Ofr. Hinschtus VI 1, 382.