Le confraternite. 39 Nell’anno 1499 Alessandro VI confermò la confraternita di S. Rocco e di S. Martino al Porto di Ripetta. Questa congregazione, che presto si eresse una chiesa e uno spedale, si prendeva cura in modo speciale dei barcaioli e degli osti di quel quartiere. Leone X le accordò speciali indulgenze. Parimenti al tempo di Alessandro VI risa'le l’origine dell’arciconfraternita del SS. Sacramento e delle cinque piaghe di N. S. Gesù Cristo, che divenne in breve assai florida. I confratelli accompagnavano in processione solenne il Santissimo allorché veniva portato agl’infermi e ai moribondi. Essi avevano una propria cappella a S. Lorenzo in Da-maso, che fu presto magnificamente abbellita. Speciale protettore di questo sodalizio fu il papa Giulio II, che gli concesse la conferma solenne e si fece accogliere nel numero dei suoi membri.1 Sotto il pontificato di Leone X si costituì parimenti una confraternita del SS. Sacramento nella chiesa di S. Giacomo a Scossaca-valli in Borgo. Al tempo del papa mediceo appartengono pure due altre nuove associazioni : Parciconfraternita della Carità in S. Girolamo e la confraternita della Croce a S. Marcello. La prima fondata dal Cardinal Giulio de’ Medici, mirava più che altro a soccorrere i poveri e i malati: Leone X le affidò inoltre la cura delle convertite.2 Gli effetti benefìci di simili confraternite, l’efficacia da esse esercitata specialmente sulla conservazione della religione e del buon costume nel ceto borghese e operaio, sono quasi inestimabili. Di quale importanza poterono diventare sodalizi di questo genere non solo per la vita religiosa della città di Roma, ma anche per circoli molto più estesi, lo mostra la storia dell’Oratorio del divino amore, i cui inizi risalgono già al tempo di Leone X3 mentre Je sue radici rimontano alla spaventevole età di Alessandro VI. Con la precedente enumerazione è però tutt’altro che esaurito il numero di questi pii sodalizi nella città eterna. Vanno pure tenute in considerazione le fratellanze nazionali e quelle operaie. Fra queste ultime (confraternite delle arti) esistevano allora quelle Un'associaziooe per la tutela dei prigionieri fondata in Milano nel 1466 vicn ricordata dal Tosioi-o nella rivista Oharitas, 1898, nr. 9. * Tacchi Venturi I, 192 s. » Moroni II. 300 s. Piazza 42!) s., 391 s., 462 s.. ">49 s.. 546 s.; Tacchi Venti-ri I, 192 s., 358 SL Ofr. anche il nostro vol. FV 2, 551, suH'arciconfraternita della carità. * Più dl proposito si parlerà di ciò nel vol. IV della presente opera quando si esporrà la restaurazione ecclesiastica. V. inoltre Tacchi Vestcki I. 406 ss., ■123 ss.; K. Benrath in Studien zur Re forni a t iongeteh. u. prakt. Theol. 0. Knwcrau an »einem 70. Geburt»tage dargebracht. T*ipzig 1917; A. Bianconi. L'opero delle Compagnie del Divino Amore, Città di CasteUo 1914. In 'f'Audc* del 5 ottobre 1909. p. 25. Bbcckeb prova che l’oratorio di S. Girolamo fondato in Vicenza nel 1404 aveva già gU stessi statuti dei sodalizi di Genova e Roma.