Introduzione, chità, la cui storia e mitologia servì ad abbellire i sontuosi appartamenti dei ricchi e dei nobili.1 Gli argomenti réiigiosi tuttavia costituiscono ancora la maggioranza nel secolo xv, e si trovano di fronte agli antichi nella proporzione quasi di venti ad uno.2 Il progresso della pittura verso il realismo, — il quale del resto contrassegna tutta l’arte del secolo xv, anche la fiamminga a questo tempo ancora prevalente in Europa —dipese in parte notevole dalla influenza della mistica, che concorreva a rendere palpabili nel modo più concreto possibile ed a ricostruire in maniera più indipendente, non che a vivere personalmente i singoli avvenimenti della storia sacra, introducendo per tal via nell’iconografia tradizionale una serie di nuovi tratti tolti dalla vita naturale.3 In ciò veramente si chiuse anche un occhio su parecchie novità non del tutto innocenti : i santi vanno prendendo spesso le fattezze di contemporanei.4 Lo studio del nudo indispensabile per una rappresentazione dal vero, prese bensì una considerevole estensione per opera del rinascimento,5 tuttavia nel suo primo periodo le figure ignude di uomini sono rare, figure scoperte di donna non s’incontrano quasi mai, mentre invece i bambini ignudi sono frequenti.0 La religione, senza essere angusta, teneva ancora gli artisti nei dovuti confini, i quali però, oltrepassati di quando in quando, soltanto in pieno rinascimento finirono per essere abbattuti. Di particolare importanza come lottatori contro lo spirito mondano che s’insinuava qua e là nell’arte del rinascimento furono i pittori dell’ordine domenicano : con a capo Fra Giovanni Angelico, il pittore più cristiano per tutti i tempi.8 Più tardi si distinse più di tutti il grande P'ra Bartolomeo della. Porta (f 1517).9 La lotta di Girolamo Savonarola contro le degenerazioni dell’arte del rinascimento verrà descritta più avanti, dove avremo ad occuparci più da vicino anche delle aberrazioni dell’arte del secolo xv. Se noi volgiamo lo sguardo alla copia quasi immensa di opere d’architettura, pittura e scultura che il secolo xv produsse in 1 WOI.TM.V.NN li, 134. = Mt'NTZ I, 232, 273. 8 Cfr. Kraus-Saukr li 2. 499 s. « Mì ntz I. 29S, 327-346, 004. 8 MUiraz I, 232. • MI'ntz I, 291: «En thèse générale les quattrocentiste3 évitaient de représenter des Usures nues... I/o in pio! des ligures nues ne cessa d’ailleurs, pen-dnut tout le quinzième siècle, soulever des protestations ». 500. ' Renaissance und lìominikani'rorden in 11 isl or.-polit. III. XCIII. 807 ss. ; XCIV, 20 ss. 1’. Vincenzo Marchese, Memorie dei pii) insigni pittori, scultori e architetti domenicani, ed. IV, 2 voli., Bologna 1S7S-1S79. 8 Cfr. il nostro vol. I, 525-537 (ed. 1931). » Ofr. Frantz, fra Bartolomeo della Porla, Hegensburg 1879 e KN.vrr, Fra Bartolomeo della l’orla vnd die Schule ron Marco, Halle 190R.