Legazione del card. Peraudi in Germania. di tutto ¡affinchè la flotta spagnola salpasse subito contro i Turchi; la seconda che si spedissero dei legati in Ungheria, Polonia, Filanda e Germania. Il 26 settembre venne estesa anche alla Valacchia l’indulgenza giubilare per promuovere la guerra turca, concessa per l’Ungheria e la Polonia.1 II 5 ottobre furono eletti i nuovi legati : Giovanni Vera per la Spagna, Portogallo e Inghil-terUa, iPietro Isvalies per l’Ungheria e la Polonia, Peraudi per la Germania e i regni del Nord.3 Già prima con due brevi Consalvo di Còrdova era stato vivamente esortato affinchè riunisse al più presto possibile le sue navi con la flotta veneziana; in fine si domandò la decima ai cardinali.8 Malgrado tutto questo l’amba-■ciatore veneziano non era ancora soddisfatto e manifestava come prima dei dubbii circa le assicurazioni del papa, di fare cioè quanto gli fosse possibile.4 Ora sia pur vero che Alessandro VI, rinunziando completamente alla sua 'politica nepotistica, special-mente ai disegni di Cesare Borgia, avrebbe potuto fare ancor di più, è però indubitato, che egli allora si adoperò molto. Sei ¡non si ottennero resultati decisivi, ciò deve imputarsi più ai principi " cristiani » che al papa. Vero entusiasmo e vero spirito di sacrificio mancavano quasi da per tutto. In Germania proprio allora crasi stabilito alla dieta d’Augsburg di reclamare dal papa onde restaurare le finanze dell’impero una parte del denaro affluito a Roma per via d’indulgenze e d’annate, giacché l’impero «n’era rimasto impoverito ed esausto».5 Non ci voleva che lo zelo in-focató d’un Peraudi -per ¡intraprendere in itali circostanze la legazione tedesca. Sebbene sofferente di gotta, egli partiva fin dal 26 ottobre con la sicura speranza che gli riuscirebbe di riconciliare Massimiliano coi principi tedeschi e col re di Francia. Ma ecco che al confine tedesco « egli urtò presso tutti i personaggi autorevoli in serie difficoltà ». Quantunque il papa avesse espressamente ordinato, che il contributo del giubileo dato dalla Germania 1 Aedi Theiner, Mm. Slav: merid. I. 542-549. 2 V * Acta consist, nell’Archivio concistoriale; v. lanche il '•spaccio fiorentino presse Thuasne III, 70; San uro III, 789, 892-893. Sigismondo de’ Conti II, 248. Cfr. Schneider, Peraudi 55. Gottlob in II ist. Jahrb. I. 459-460. Datt, De pace (Ulrnae 1698) 379 s. Pierling 250. Mergentheim I, 155. A. sopra p. 530. I brevi a Consalvo di Còrdova, del 31 agosto e 17 settembre Presso Sanuto III, 753 s„ e 824-826 ; cfr. Baluze III, 423 s. 4 Cfr. Sanuto III, 856, 879, 939, 977. Condivideva il dubbio anche re Michele di Portogallo ; cfr. Mac Swiney de Mashanaclass, Le Portugal et le Unt-Siège iv, 12 ss. ° Müller, Reichstags-Tkeatrum 117 ss. Schneider 55. Kaser (Die aunwär-['Oe Politik Maximilians /., dn Mitteil, des Instituts f. Österreich. Geschickts-lortchung XXVI [1905], 012 ss.) crede però di dovere ammettere vero zelo in - Massimiliano per la guerra turca e ciò non soltanto nell'interesse dei suoi aesi ei'editari, ma anche in quello dell’impero.