602 Libro II. Alessandro VI. 1492-1503. Capitolo 11. Sud cento leghe spagnole ad occidente dell’estrema isola delle Azzorre; quanto eravi ad occidente e al mezzogiorno partendo da questo confine ei^a 'aggiudicato alla Spagna.1 In un atto posteriore del 26 settembre 1493 Alessandro VI dava altre disposizioni suppletorie, secondo le quali tutte le nuove scoperte che fossero fatte mediante viaggi d’esplorazione verso occidente o verso il mezzogiorno nelle Indie, dovevano spettare ai ,reali di Spagna. La linea di demarcazione formata da Alessandro VI, la quale nel trattato di Tordesillas ;(7 giugno 1494) venne precisata con maggior rigore astronomico e trasferita circa 270 leghe più verso occidente,3 costituì il fondamento per tutti i negoziati e le convenzioni fra le potenze coloniali quanto alla ripartizione del dominio sul nuovo mondo. La decisione pontificia ha essenzialmente contribuito ad appianare fra Spagna e Portogallo, senza guerra, una seria di ardue questioni per ragione di confini ed a far sì che fossero potentemente promossi i pacifici sforzi delle missioni. Essa torna quindi a vanto del papa e solo cieco spirito partigiano e ignoranza poterono trarne [profitto per un’accusa contro Roma. Di una donazione di ciò che al papa non apparteneva, di un annientamento della libertà degli Americani fatto da Alessan- lionn 1871, u.° 22, col. 701 ss.). Baum, Die DemaroationsUnie Alexanders VI-Köln 1890. 1.■ G. ¡Boubne, The Demareation Line of Alexander VI. Extraet frotn thè Yale Riviene 1S92; cfr. Engltih Hut. Review VII, 760 s. ; anche in Essay on lì Morirai Critieism, New York and London 1901; HbSgenröthek. halli. A ir che u. ehristl. Staat 337-344. V. anche il supplemento scientifico alla Leipziger Zeitung del 2 maggio 1893 e Garxktt al luogo citato nella nota seguente. Baumgabten, Die kath. Kirche III, 72 s. ; Haebler in Weligendi, di IIelmolt L Leipzig u. Wien 1899, 364; iSchirbmacher. Gesch. von Spanien MI, 12-45 ; Grauert in Hist. Jahrb. XXIX (1908), 324is. ; Freytag in Zettschr. f. Missionsieiss. III (1913), 16»s.; 'Schmidlin, ibid. 110; Streit ibid. IX (1919), 134; Jaxn, Die katli. Missioneni 56 s.; H. van der Linden in The ¡Amer. Hist. Rev. 1916-17. Per la bolla Inter cetera del 3 maggio 1493 cfr. Purt' I'. (t. Davenport ibid. XT\ (190S-09), 764 ss., con una riproduzione fotografica. 1 11 passo in questione suona così : «... iabricando et costituendo unam lineam a Polo Arctico, scilicet septentrione, ad Polum Antarcticum. scilicet meridioni, sive terrae firmae et insulae inventae et inveniendae sint versus Indiani aut versus aliam quameumque partem, quae linea distet a qualibet in-sularum. quae vulgariter nuncupatur de los Azores et Cabo Verde centum leucis versus occidentem et meridiem ». R. Gabnrtt (The Englisli Histor. R* rieie 1897, p. 571 ) interpreta questo passo nel senso che la linea di demarcazione fosse rappresentata da una parte dal meridiano 100 legiws ad occidente delle Azzorre e dall’altra parte dal parallelo nella latitudine dell’isola delle Azzorre sita più ad occidente. 2 Hernabz, Colección de bulas I, 17 s. ; in spognuolo presso Xavarrete IL 449. Contro l’interpretazione data a questo «-ritto da Kom (Die beiden ältesten Gcneralkartcn von America, Weimar 1860) vedi Kunstmann in Hist.-pol. B> XL VII, 768 s. Baum p. 10 ha dimenticato questa dissertazione. 3 Ofr. Hernaez I, 19 s.