Libro Ili. Giulio il. 1503-1&13. Capitolo 10. ducia verso il suo signore e Dio, che lo ha scelto a suo primo vicario sulla terra. Rivolto verso il principe degli apostoli sta rappresentato Adamo in atto di meditare sulla colpa e sulla redenzione. Quei (lue die seggon là sù, più felici, Per esser propinquissimi ail Augusta, Son d'esta rosa quasi due radici. Colui ebe da sinistra le s’aggiusta, £ il padre, per lo cui ardito gusto L’umana specie tanto amaro gusta : Dal destro vedi quel padre vetusto Di Santa Chiesa, a cui Cristo le chiavi Raccomandò di questo fior venusto.1 Fa bel contrasto al vigoroso progenitore dell’umana schiatta la delicata, e giovanile figura di san Giovanni, che scrive il suo Vangelo. Vicino a ¡lui sta David, colla corona e l’arpa, in atto di contemplare nel libro dell’Evangelista quanto egli aveva profetato nell’antico patto. Segue il generoso ed eroico Lorenzo, diacono e martire: egli reca sul petto una croce d’oro ed accenna in basso verso i teologi raccolti intorno al SS. Sacramento.2 Rivolta verso di lui si vede una figura quasi interamente ricoperta dal gruppo del Redentore, la quale indica il continuare di questa santa schiera, ed è probabilmente Geremia.3 A destra la serie degli eletti viene aperta dall’altra colonna della Chiesa, san Paolo. La poderosa spada, su cui si appoggia l’energica figura, simboleggia in pari tempo il suo martirio e la forza della sua dottrina : « Viva è la parola di Dio ed attiva e più affilata di una spada a due tagli » (Hebr. IV, 12)- Rivolto verso Paolo sta Abramo seduto con in mano il coltello per il sacrificio d’Isacco-Viene poi san Giacomo minore, che medita tenendo la mano appoggiata ad un libro,4 poi Mosè colle tavole della legge e santo Stefano. 1 Dante, Farad. XXXII. 11S-12G. 2 Hagen ,139 le laltri veggono nel santo che accenna verso il basso santo Stefano e pongono san ¡Lorenzo nel lato opposto. Io non ritengo giusta questa spiegazione : la palma allude infatti molto chiaramente al protomartire. Inoltre, come rileva Groner (Ziii- Deutung roti Raffaels Disputa, in Koln Volkszeitunu 1919, n.° 406). l'oggetto sul quale s'appoggia la destra del Santo che accenna al basso, è una (piccola gratella. s Questo nome fu proposto la prima volta da iSpringer, Raffaels Disputa (1800), e quasi tutti i moderni fino al Bole 71 hanno aderito a questa opinione. Il Pai.iabd vede in quella figura san .Martino di Tours : vedi Chron. dcs Arts 1870, 328-329. Kraus-Saukr (II, 2, 412) propone Giosuè. 4 Platner II, 1, 827 congettura che san Giacomo sia rappresentato qui quale terzo testimonio della trasfigurazione del Signore con Pietro e Giovanni, e che sia simbolo della speranza, come quelli lo sono della fede e della carità. Alla trasfigurazione fu invece presente Giacomo il Maggiore, e questo viene