462 Libro II. Alessandro VI. 1492-1503. Capitolo 6. Grande rumore fece la predica tenuta dal Savonarola nella seconda domenica di quaresima e rivolta precipuamente contro i vizi di Roma. Egli cominciò con una strana esposizione del passo di Amos (IV, 1): Audite verbum hoc, vaccae pingues, quoe estis in monte Sctmariae. « Per me — così cominciò — queste vacche grasse significano le meretrici d’Italia e di Roma. Forse non ce n’è alcuna in Italia e in Roma ? Dir mille è troppo poco per Roma, dieci mila, dodici mila, quaranta mila sono ancor poche».1 E continuando su questo tono descrive i vizi di Roma con espressioni, che ai nostri giorni non tutte si possono ripetere.2 II predicatore non rifletteva ch’egli aveva raccolto nella chiesa centinaia d'innocenti fanciulli, per i quali lungo le pareti era stato eretto un apposito anfiteatro. Quella predica della seconda domenica d’avvento non fu punto uno sfogo isolato della passione,3 poiché questa descrizione intemperante dei peccati di Roma si stende per tutto il ciclo della predicazione. Pur toccando ripetutamente questioni politiche, l’insistenza più che tutto stava nelle invettive contro la Curia. Queste crebbero sino ad appelli come questo : « Fuggite dalla figlia di Babilonia, fuggite da Roma poiché Babilonia significa confusione, e Roma ha confuso tutta quanta la Scrittura, ha confuso insieme .. ad astenersi da ogni pi-edicazione eea di quaresima del 1496, di cui /dice (216) : « Il manque dans les éditions catho 1 ques des sermons de ,S. » ; (239) : « parce qu'ayant été spécialement censuré lllU Alexandre VI, il a été supprimé dans t.outes les éditions postérieures au mi11111 du xvi* siècle ». 11 passo sulle vaccae pingues, ivi, pag. 251 ss. 3 Circa questo tempo Machiavelli (Estratto di lettere ai Dieoi di B" 1 • febbraio 1496, in Opere di A'. Machiavelli II, Firenze 1874, 254) dice : Fra Girolamo faceva in Firenze il diavolo. :j