PREFAZIONE ALLA TERZA E QUARTA EDIZIONE Erano scorsi solo due anni e mezzo dall’ uscita del presente volume quando dalla casa editrice mi venne la notizia che ne erano esaurite le due prime edizioni. Questa prova del vivo interesse rivolto in larga cerchia alla Storia dei Papi, fu per me un nuovo sprone per non rifuggire da alcuna fatica onde migliorare e arricchire l’opera. Prima di tutto cavai partito il più compieta-mente possibile da tutta la letteratura nazionale ed estera uscita dal 1895 in poi, tenni conto delle giunte osservazioni fattemi e finalmente misi a contribuzione anche del materiale nuovo e inedito proveniente da Firenze, Parigi, Roma, Venezia e Vienna. Il giudizio intorno ad Alessandro VI dovette rimanere immutato perchè l’opposizione sollevata in contrario, isolata del resto, si fonda su argomentazioni di moderni scrittori prive di base. Quanto alla questione Savonaroliana, trattata recentemente in modo sì vario, già in un lavoro speciale uscito nel 1898 intervenne la mia spiegazione con una serie di critici: ciò che fu pubblicalo sull’oggetto di poi esaminai coscenziosamente, tenni calcolo delle osservazioni meritevoli di considerazione e nelle note valutai i novissimi tentativi di completa apologia del memorabile uomo. Quanto più passionatamente fu da taluno condotta la difesa del. Savonarola, tanto maggiore fu il mio sforzo per sostenere, anche dopo, il mio punto di vista in maniera calma e rigorosamente scientifica. Anche questa volta dedicai cura speciale alle parti riguardanti la storia dell’ arte, che già nella prima edizione avevano trovato l’approvazione di eminenti specialisti, come Burckhardt, Kraus, MOntz e Steinmann. Completa rifusione e ragguardevole ampliamento toccarono ai punti riguardanti le relazioni dei letterati con Innocenzo Vili, Alessandro VI e Giulio II. Quasi ogni capitolo