Buone relazioni fra il papa o i Medici. Nuove offese di Ferrante. 231 mini di legge con l’intervento del papa.1 In questo senso era oncepita l’istruzione pel nunzio Pietro Menzi da Vicenza, vescovo di Cesena, in data 24 luglio 1487.1 Caratterizza Ferrante il modo >n cui questo legato fu trattato a Napoli. Quando Menzi a Capua 29 luglio, conforme alla sua istruzione, espose nella sua pri- ■ ■ a udienza presso Ferrante la faccenda dei baroni, il re respin.se n nuovo esame con intervento del papa e sostenne che i baroni ■il erano inclusi nella pace e che non l’avrebbero accolta.2 Dopo dienza Ferrante mandò dapprima sei suoi consiglieri, poi il ntano dal Menzi per persuaderlo a formulare per iscritto la sua n «posta, ciò che il nunzio rifiutò siccome non rispondente alla sua '’ uzione. Una seconda udienza del Menzi ebbe iuogo il 31 luglio pres-cnza degli ambasciatori delle potenze che avevano assunto • garanzia della pace (Spagna, Firenze e Milano). 1 Nella risposta le portata il dì seguente al nunzio da parecchi consiglieri, Ferente si mantenne sul suo punto di vista negativo. Sebbene il re ideras^e il ritorno a Roma del nunzio, questi lo seguì a Napoli 1 agosto.4 Ivi ¡1 Menzi, ricevute nuove istruzioni, dopo la metà agosto elevò protesta presso il re per il procedimento contro i «ni, ricevendone una risposta bruscamente negativa e offendi pel papa." Al nunzio venne negata una ulteriore udienza, per he egli si fece sulla porta del palazzo incontro al re che usciva la caccia e lo costrinse ad ascoltare le richieste del papa. Ferente, nella sua risposta, a un villano rifiuto aggiunse anche 1 asprezza dello scherno dicendo di non aver punto dimenticato il Ui:t moxt loc. cit. Sulla missione <11 Metro Menzi cfr. ora ( aruhi, l)i- < lettori ili a. f/hcrardi xxxvn-xi.n. Le tre istruzioni jN-r lui ihid.cxx.xvi 'Hi: le sue relazioni al pai« ibid. ('i.i-ci.vm. Cfr. inoltre Katnald, n. 1». 11 breve alfe maestà spagnuole del 4 agosto 14s7, in cui Innocenzo Vili fa ""li elogi ]H'| loro ambasciatore Mendoza, conte di Tendilla, eleva doglianza utro in condotta di Ferrante, presso Calmettk. La polittque cxpaynolc 243--*•' I-n risposta di Ferdinando e Isabella del ottobre 1487, colla quale pro-•’levano al papa il loro aiuto per Indurre Ferrante all’adeinplmento delle '^induzioni, ibid. 345 s. In secondo breve ai medesimi, nello stesso senso, 'ivl 14 settembre 1487, presso Cari si, loc. cit. di.vm-i'i.x. Lettere simili furono -¡-‘lite ai re d'Ungheria, al doge di Venezia, al duca di Milano e ai fiorentini vjtt'Hi loc. cit.). |Sul concistoro vedi Cappelli 07 e una »lettera di Arlotti 1:1 data di Roma 19 luglio 14i<7. Archivio di Stato in Modena, ’’•'t»* il concistoro Innocenzo Vili mandò provvisoriamente un breve al nunzio, 'H| 18 luglio (stampato presso Gravi*», Raccolta ili tutti i piiì rinomati scr -> ' 'i'U'intorm generale dii nano di Napoli V. .Napoli 1700, 383). ferrante vi ri-j«,» con una lettera del ¿20 luglio al suo ambasciatore a Roma (ibid. 134- l '7i. Ofr. Carusi xvxvi. - V. 1« relazione di Menzi del 30 luglio 1487, presso Carusi cu ss. '•la relazione di Menzi del 5 agosto 14.87, ibid. CLV ss. * \edi Carusi clvii. 'edl Carusi xuii. r * V. la relazione del Gherardi a Innocenzo Vili del 25 ottobre 148<, presso C«U8i 27.